Aversa (Caserta) – Il giudice dà torto all’Asl Caserta con un’importante sentenza che condanna il comportamento antisindacale dell’ex direttore generale Ferdinando Russo. La segreteria provinciale della Fials, difesa dagli avvocati Francesco Stabile, Marco e Matilde Pannone, ha vinto il ricorso. – continua sotto –
“E’ stato necessario l’intervento della magistratura per ripristinare anche all’Asl Caserta – affermano alla Fials – il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza e per restituire a tutti i lavoratori la dignità calpestata. Per lungo tempo, la Fials ha chiesto all’ex direttore generale Russo di attuare quanto previsto nel contratto integrativo aziendale. L’ex direttore generale ha sempre finto di non sentire, disconoscendo tutto quanto previsto (e approvato) contrattualmente in merito alla regolamentazione degli incarichi di funzione per il personale del comparto sanità, in totale dispregio delle procedure previste. Russo è giunto finanche ad approvare un nuovo Regolamento per l’affidamento, la valutazione e la revoca degli incarichi di funzione del personale comparto, con delibera numero 1629/2021, sostituendo “in toto” quanto sottoscritto precedentemente dallo stesso, in accordo con le organizzazioni sindacali, nel Contratto Integrativo Aziendale, assumendo, cosi, una evidente condotta antisindacale».
Tale comportamento ha costretto la Fials ad adire le vie legali per vedere tutelati i diritti dei lavoratori, tanto che il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Maria Caroppoli, rilevata la fondatezza delle doglianze, con un’articolata e complessa decisione, accogliendo le argomentazioni prospettate dai difensori della Fials, ha, tra le altre cose, scritto: «Questo Tribunale ritiene che la valutazione della legittimità o meno del comportamento assunto dalla Azienda datrice passi essenzialmente attraverso l’indagine sulla correttezza dell’atto deliberativo, segnatamente quello con cui la datrice di lavoro ha di fatto rideterminato le modalità di attribuzione degli incarichi e delle relative indennità di funzione. Pacifica, nella adozione della delibera in oggetto, la mancanza di preventivo accordo con le Rsu, non sussistono ad avviso del giudicante dubbi sulla sussistenza di un obbligo di tal fatta in capo alla Amministrazione procedente e, quindi, sull’antisindacalità della relativa condotta omissiva” e di conseguenza ha ordinato “all’Azienda Sanitaria Locale di Caserta la rimozione degli effetti descritti”. II giudice ha, inoltre, condannato l’Asl al pagamento delle spese di lite.
«La Fials, orgogliosa di aver restituito dignità a tutti i lavoratori, – si legge in una nota – assicura che continuerà in ogni sede a tutelare i loro diritti e a contrastare l’errata convinzione di chi percepisce la presenza delle rappresentanze sindacali come un’indebita “ingerenza” nel proprio operato, anziché il pieno esercizio di quelle prerogative sindacali costituzionali, suggellate nella normativa a tutela dei lavoratori».