Potrebbe essere a una svolta il giallo degli omicidi delle tre prostitute (due cinesi e una colombiana) uccise giovedì nei loro appartamenti di via Riboty e via Durazzo nel quartiere Prati a Roma. Un sospetto è da ore sotto torchio negli uffici della Questura. Si tratta di Giandavide De Pau, 51 anni, legato al clan camorristico dei Senese e menzionato anche nelle carte dell’inchiesta su ‘Mafia Capitale’. – continua sotto –
Per gli inquirenti infatti De Pau era factotum e uomo fidato del boss Michele Senese, detto ‘o Pazz’, per il quale svolgeva il ruolo di autista. Negli atti di ‘Mafia Capitale’ invece si fa riferimento anche a un incontro avvenuto nell’aprile 2013 in un bar di Roma nord tra Carminati e Senese a cui partecipò anche De Pau. L’uomo, in jeans e piumino azzurro, è tuttora negli uffici della Squadra Mobile sotto interrogatorio.
A carico dell’uomo sospettato del triplice omicidio, c’è anche un’accusa per violenza sessuale. Il 51enne è stato inoltre ricoverato due volte, nel 2008 e nel 2011, all’ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino. In altre indagini a suo carico risultava accusato di rapina, cessione di droga e minacce a pubblico ufficiale.
A portare a lui alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti che hanno dato una svolta alle indagini. In particolare i dettagli riferiti da due cittadini cubani e da una terza persona. Identificato dai poliziotti già nel primo pomeriggio di ieri, l’uomo è stato rintracciato nella casa di alcuni parenti a Primavalle. Ma in realtà a mettere le forze dell’ordine sulle sue tracce sarebbe stata la segnalazione di un parente stretto. Una chiamata in cui si prefigurava un fatto grave, e che ha portato il familiare dell’uomo a collegare le frequentazioni di De Pau con quanto avvenuto giovedì scorso e ad allertare le forze dell’ordine. – continua sotto –
“In merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che sta portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l’Arma dei Carabinieri, seguendo le indicazioni della Procura della Repubblica”, sottolinea il questore di Roma Mario Della Cioppa, aggiungendo che “per dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il Procuratore Lo Voi con il quale siamo costantemente in contatto per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il Pm titolare, insieme al Capo della Squadra Mobile”.
“Quale Autorità Provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza, posso assicurare che al momento la situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare ad essere più tranquilla perché altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno. Al momento opportuno – conclude il questore – gli organi investigativi e la Procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose”.