Castel Volturno, il movimento Free: “Stop ai soggiorni obbligati di chi è ai domiciliari”

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – L’orgoglio di una Castel Volturno perbene unita finalmente suona la carica e questo è un dato di fatto dopo l’omicidio di Luigi Izzo e dopo il Consiglio comunale straordinario che ha fatto proprio all’unanimità un unico comune denominatore, cioè il tema della sicurezza in una realtà, che è una polveriera sociale, la quale può esplodere in qualsiasi momento. – continua sotto –

Il movimento “Free Castel Volturno” si associa alla disperazione di una città che è afflitta da problematiche sociali e culturali, che l’hanno resa ormai da decenni un luogo dove difficilmente gli imprenditori turistici e caseari riescono a fare girare l’economia. E non parliamo dei servizi pubblici e privati, nonché di quelli comunali, del mercato immobiliare che devono fare i conti con la micro e grande criminalità.

“Riteniamo, pertanto, giusto – commentano dal movimento – suggerire il contrasto contro una piaga, la più grave, che potesse abbattersi su Castel Volturno: il deprimente fenomeno delle residenze con soggiorno obbligato per chi dall’esterno è posto nel nostro paese agli arresti domiciliari. In questa città satura ed esausta la prima cosa da fermare, da vietare, da eliminare sono gli arresti domiciliari dei forestieri. Oltre ai detenuti ci ritroviamo la ramificazione in paese delle loro famiglie e delle loro amicizie criminali, come un virus che si espande ed infetta anche quelle povere anime che vivevano in situazioni critiche socio economiche. La prima urgenza è proprio questa”.

“Chiediamo a tutte le persone perbene di farsi avanti a fare ognuno la propria parte. Chiediamo a gran voce nel rispetto di chi ha investito, nel rispetto dei più teneri e dei giovani, nel rispetto delle persone libere ed oneste, nel rispetto di chi ha deciso di rimanere a combattere in questa città, di non essere lasciati soli dalle istituzioni, dai politici, dai giudici, dai magistrati, dai prefetti e da chi ha potere nel proprio campo ad avere una considerazione maggiore, non facendoci sentire una realtà di dilettanti allo sbaraglio”.

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