Cinesi ridotti in schiavitù da loro connazionali: arrestati in due

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. I carabinieri di Casal di Principe, diretti dal capitano Alfonso Pannone, hanno arrestato due cittadini cinesi con l’accusa di riduzione in schiavitù e lesioni aggravate ai danni di alcuni loro connazionali costretti a lavorare per 18 ore in una fabbrica di scarpe abusiva.

A denunciare tutto è stato uno degli schiavi che dopo essersi ribellato per le condizioni disumane con cui veniva trattato ha avvertito i carabinieri. All’arrivo i militari hanno trovato tre donne ed un ragazzo di 16 anni al lavoro. Arrestati i responsabili del piccolo laboratorio Chen Dehuo, di 36 anni e Je Shunan, di 41 anni. Da quanto si è appreso, ai lavoratori veniva corrisposta una modica cifra di 1,5 euro per ogni paio di scarpe fatte, ma molto spesso non veniva neanche corrisposta.

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