Pro Loco, l’Unpli incontra gli studenti del “Fermi”

di Redazione

 SANT’ARPINO. L’attenzione dell’Unpli Caserta, ma più in generale delle Pro Loco, per il mondo della scuola è testimoniato dalle centinaia di iniziative che ogni anno vengono portate avanti in tutta la provincia.

In questo solco, sulla base di una pianificazione ideale, anticipata da Franco Pezone già all’indomani della presentazione ufficiale del docu-film “Il Tempo Dimenticato” nel Palazzo Ducale “Sanchez de Luna d’Aragona” e successivamente nell’Istituto Comprensivo “Rocco-Cav. Cinquegrana”, con relative visite guidate, ha fatto in modo che la buona riuscita dell’iniziativa, portata avanti congiuntamente dall’amministrazione comunale di Sant’Arpino, dalla Pro Loco Sant’Arpino e dall’Unpli Caserta continuasse con la proiezione del docu-film anche nella sede distaccata del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”.

Infatti, venerdì 22 novembre, alle ore 10, nella sede del liceo si terrà un incontro dibattito con gli studenti sull’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale, e nella settimana seguente, accompagnati dai volontari della Pro Loco di Sant’Arpino e Unpli Caserta, saranno effettuate visite guidate nel Palazzo Ducale dei “Sanchez de Luna d’Aragona”, nella chiesa di Sant’Elpidio Vescovo, alla cappella del tenente Macri’ e, infine, alla chiesa San Francesco di Paola.

La mattinata sarà introdotta dai saluti del dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, Adriana Mincione. Interverranno: Eugenio Di Santo, sindaco di Sant’Arpino; Franco Pezone per l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia – responsabile dipartimento culturale immateriale; Iolanda Boerio, assessore alla Pubblica Istruzione; Angelo Dell’Amico, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Rocco-Cav. Cinquegrana”; Aldo Pezzella, presidente Pro Loco Sant’Arpino; relazionerà Giuseppe Dell’Aversana, presidente onorario Pro Loco Sant’Arpino, e modererà Francesco Brancaccio, assessore alla Cultura.

La volontà di ricercare attraverso una contaminazione di linguaggi e forme espressive diverse una nuova chiave di lettura di elementi storici consolidati e conosciuti con altri che solo in parte lo sono, ha permesso di raggiungere il risultato di arricchire il patrimonio culturale di Sant’Arpino di un’altra opera che testimonia la grande sensibilità dei santarpinesi per le proprie radici. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci ha stimolato a questa iniziativa, è stata la certezza che solo attraverso la collaborazione attenta con le nuove generazioni possiamo costruire un futuro migliore per il nostro territorio. Le scuole sono per eccellenza i contenitori dove si formano le coscienze dei futuri rappresentati della nostra società.

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