Aversa, presentazione del “Pacco alla camorra” con prodotti dei beni confiscati

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Appuntamento ad Aversa per la presentazione della quattordicesima edizione dell’iniziativa «Facciamo un pacco alla camorra» sostenuta da una rete di collaborazione che il Consorzio Nco-Nuova Cooperazione Organizzata, ideatore del Pacco alla camorra, promuove con il Comitato don Peppe Diana, Libera e con il Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato che si occupa dei più fragili. – continua sotto – 

Teatro della presentazione la sala consiliare del comune di Aversa dove, il 6 dicembre, alle ore 17, ci saranno i saluti del sindaco di Aversa Alfonso Golia, del sostituto procuratore Dna Antonio Ardituro, del rappresentante del Consorzio Nco Giuliano Ciano e del responsabile del Comitato don Peppe Diana Salvatore Cuoci. Seguiranno le testimonianze di Raffaele Carotenuto del presidio Libera di Aversa e di Pasquale Scherillo, familiare di vittima innocente di camorra. A moderare i lavori la giornalista Tina Cioffo.

Nel pacco i prodotti frutto del lavoro delle persone più deboli sui beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali. «L’edizione di quest’ anno, dedicata alla pace e alla sconfitta di tutte le mafie, – affermano gli organizzatori – ha visto la presenza dell’associazionismo, delle istituzioni e delle scuole. Quest’anno con l’iniziativa Facciamo un Pacco alla camorra vogliamo celebrare la Pace in tutte le sue declinazioni. Pace come superamento di ogni tipo di conflitto, di oppressione ed ingiustizia sociale».

«La Pace in cui crediamo – continuano – è un concetto chiave dell’umanità che difende la diversità, tutela l’ambiente dalle minacce di interessi ciecamente spudorati, sostiene la libertà di espressione e favorisce la vita che non può e non deve unicamente essere sopravvivenza. Contribuire alla Pace vuol dire dare significato all’idea concreta di una solidarietà umana che trova il suo senso, se diventa stile di vita in grado di tradurre rispetto reciproco nel linguaggio e nelle azioni. Non può esserci Pace se la guerra, nella pratica e nel pensiero, continua a dominare la nostra Terra. Non è Pace voltarsi dall’altra parte dinanzi allo sfruttamento dei lavoratori, alla violenza su donne, bambini e migranti. È contrario, ad ogni idea di Pace rassegnarsi alla paura e alla violenza criminale delle mafie». – continua sotto – 

«Il Pacco alla camorra, paniere di prodotti di agricoltura sociale che insieme al buon gusto portano il concetto di Pace così come lo intendiamo, – spiegano – è guardare tutti nella stessa direzione, laddove c’è la mano che sostiene, dell’abbraccio che accoglie e della calma che aiuta. La Pace, si costruisce nelle relazioni di fiducia pensandoci accolti e non possibile vittima di qualsivoglia sopruso. Nella concordia, anche verso noi stessi decifrando dolori o turbamenti passati e presenti, ci incontriamo realmente ed ognuno per il bene comune concede una parte di sé. Così, in questo processo di rinascita, la buona volontà si sostanzia di buone pratiche e queste si realizzano nella costruzione di comunità sane ed etiche».

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