Rapine in uffici postali, in arresto 2 uomini: “traditi” da tatuaggio e auto di una defunta

di Redazione

Nel pomeriggio del 30 novembre i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Milano nei confronti di una coppia di rapinatori rispettivamente di 51 e 60 anni, attualmente detenuti per altra causa nella casa circondariale di Bergamo, autori di due rapine commesse ai danni degli uffici postali di Garbagnate Milanese e Gorgonzola, aggravate dal fatto di essere state compiute in concorso, travisati e con l’utilizzo di una pistola. – continua sotto –

Per il 60enne, inoltre, un’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto in regime di semilibertà a cui era stato ammesso in misura alternativa alla detenzione. I rapinatori, in entrambi i “colpi”, miravano a quanto contenuto nelle casseforti di sicurezza, consapevoli del fatto che nelle stesse fossero contenute ingenti quantità di denaro contante essendo quei giorni dediti ai pagamenti delle pensioni. Il tentativo di accedere al locale casseforti mediante minacce e violenze consistite nel puntare una pistola in volto alle dipendenti veniva vanificato dalla temporizzazione delle citate casseforti, tale per cui i soggetti si accontentavano, in entrambi i casi, di un esiguo bottino consistente rispettivamente in 294 e 655 euro contenute negli sportelli.

Ad incastrare il 50enne l’analisi dei varchi stradali che ha permesso di appurare, attraverso un incrocio di banche dati, la macchina utilizzata dai due rapinatori intestata alla madre defunta di un cognato, in realtà quest’ultimo vero utilizzatore del veicolo, come accertato dagli investigatori. Il veicolo verrà nuovamente utilizzato anche per la seconda rapina.

Più particolare l’individuazione del 60enne. Seppure dai tabulati ci fossero frequenti interlocuzioni tra i due soggetti, gli stessi non avevano posto in essere nessuna comunicazione telefonica nel giorno degli eventi, probabilmente consci dell’inopportunità di tale azione. Ad incastrarlo il particolare di una parte del suo tatuaggio dorsale carpita da una telecamera che ha cristallizzato la sua partecipazione alle rapine. Conferma della loro complicità, inoltre, l’arresto in flagranza avvenuto per una rapina aggravata presso un istituto di credito di Villongo (Bergamo) e le successive individuazioni fotografiche. IN ALTO IL VIDEO 

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