Casapesenna, la Parrocchia inizia le attività per il nuovo anno

di Redazione

Don Salvatore VitaleCASAPESENNA. Le vicendedegliultimi decenni aCasapesenna sono particolarmente intense per i numerosi cambiamenti che sono avvenuti.

Tutto è cominciato con la morte del Servo di Dio don Salvatore Vitale, avvenuta il 13 aprile 1981. Infatti, sembra che, con il suo ritorno alla Casa del Padre, la comunità sia stata pervasa dal suo spirito ed abbia iniziato una serie di attività volte a celebrare la grandezza del suo parroco, a testimoniare l’amore verso un uomo che aveva speso la sua vita al servizio di Dio, dei suoi figli spirituali e della comunità parrocchiale, che era stato chiamato a guidare nel lontano 1933.

La sua opera straordinaria è stata fondamentale per la crescita spirituale ed umana della popolazionedi Casapesenna che, grazie al suo paterno amore, si è evoluta moralmente, culturalmente ed economicamente e, memori del suo esempio, i suoi figli spirituali hanno proseguito sulla strada che egli aveva indicato, primo fra tutti don Luigi Menditto, che ha assunto tale incarico un anno dopo la morte di don Salvatore Vitale. I dodici mesi che seguirono la sua dipartita furono carichidi eventi che dimostrarono l’amore del popolo per il suo amato Parroco, a partire dalla tumulazione straordinaria accordatagli perchè, a furor di popolo don Salvatore fu sepolto nella sua Chiesa, davanti al presepe che egli volle realizzare con tanto amore nel 1956.

 La nominaa Parroco di Casapesenna il 5 aprile 1982, di don Luigi Menditto non fu che la conseguenza naturale del suo servizio prestato per oltre vent’anni con devozione al suo predecessore e alla Comunità Parrocchiale, grazie anche alla felice intuizione del Compianto Vescovo Giovanni Gazza che, fin dal primo incontro con Don Salvatore e con la sua Opera, prese a cuore le vicende della Piccola Casetta di Nazareth e le seguì con paterno affetto fino ai suoi ultimi anni. Il Vescovo con questa scelta volle ribadire la giusta continuità del Carisma di Don Salvatore nel rapporto Parrocchia-Opera, e per tale motivo reputò il primo allievo del Servo di Dio la persona più idonea a ricoprire tale incarico. Don Luigi da subito accolse la pesante eredità di Don Salvatore e si è speso con zelo instancabilmente ogni giorno portando avanti il progetto di operare al servizio del prossimo “per la maggior gloria di Gesù Eucaristia e della Mia Madonna”. Questi sono stati anni difficili ma esaltanti ed i risultati sono stati grandi, soprattutto in riferimento ai lavori di abbellimento della Chiesa parrocchiale “Santa Croce”, cuore pulsante non solo della Piccola Casetta ma di tutta la Comunità di Casapesenna.

L’impegno dell’attuale Parroco si è profuso per il bene della collettività sia in campo religioso che civile a partire dall’inaugurazione del nuovo Santuario dedicato a “Mia Madonna e Mia Salvezza” nel 1988, per poi proseguire alla preparazione ed accoglienza della storica visita del Venerato Papa Giovanni Paolo II nel 1990, e la partecipazione ai comitati civici per la difesa della casa contro l’abbattimento del 1992 e tanto altro ancora. Il lavoro di don Luigi Menditto è instancabile durante questi anni e ha prodotto l’arricchimento della Chiesa Parrocchiale Santa Croce con opere artistiche di straordianario valore: nel 1992 si è realizzato il restauro del presepe, nel 1997 è introdotto un meraviglioso organo a canne, in occasio ne del Grande Giubileo del 2000 sono stati realizzati alcuni artistici mosaici nel presbiterio, senza contare le vetrate, le numerose tele del pittore napoletano Gennaro Guarino, il rifacimento della facciata marmorea, il consolidamento della cupola e del campanile, la definitiva sistemazione della Canonica, il concerto di campane. In occasione del Centenario della nascita di don Salvatore, nel 2004, sono state realizzate una nuova tomba marmorea, quattro tele raffiguranti gli Evangelisti e inoltreun “Annullo Filatelico” realizzato in collaborazione con Poste Italiane. Nel 2005 inoltre prepara la comunità intera all’indimenticabile “Anno dell’Eucarestia”, che culmina con l’importante Congresso Eucaristico voluto dal nostro Vescovo di Aversa Monsignor Mario Milano.

 Don Luigi in questi anni ha sostenuto instancabilmente tutte le iniziative di carattere locale volte a favorire una maggiore unità e crescita delle associazioni laicali e dei gruppi che lavorano nel nostro territorio come l’Azione Cattolica, la Caritas parrocchiale, i Comitati per i festeggiamenti di S. Elena e di S. Antonio da Padova, la Pro Loco, la Protezione Civile, i Circoli Cacciatori e il Club Ferrari.Ha anche curato personalmente i rapporti con le agenzie educative dislocate sul territorio come le scuole, avendo sempre una parola buona di padre, volta ad assicurare la crescita umana e culturale dei giovani e delle famiglie, considerate da sempre il centro motore di tutte le azioni della comunità parrocchiale. Infatti, grazie al suo incoraggiamento, sono state realizzate varie edizioni del Presepe vivente, e iniziative come Motoincontro, Poetando, Babbo Natale per i bambini, Arriva la Befana, Bicincittà, Rappresentazioni teatrali, alcuni Campionati di calcio e tanto altro ancora.

DON SALVATORE VITALE – Biografia 1904-1981

Don Salvatore Vitale nacque a Frattamaggiore (NA) il 7 Agosto 1904 da Pasquale e da Angelina Celso e fu battezzato nella Chiesa di S. Sossio. La famiglia era animata da una fede viva e coraggiosa, ed in questo clima il piccolo Salvatore venne educato all’amore verso Dio e verso il prossimo. Sentì da sempre, il desiderio di farsi sacerdote e il 1 novembre 1914 entro’ nel “Piccolo Seminario di Aversa”, che allora era sotto la direzione del Canonico Antonio Migliaccio. Compiuti gli studi ginnasiali e liceali nel 1922 passò al Seminario Teologico di Posillipo (Napoli), tenuto dai Padri Gesuiti, dove il giovane chierico profuse tutto il suo impegno per prepararsi degnamente all’ordinazione Sacerdotale. Svolse per ubbidienza il servizio militare a Palermo.

Il giorno 11 giugno 1927 l’Arcivescovo Settimio Caracciolo nel Duomo di Aversa lo ordinava “Sacerdote in eterno”. Il suo primo apostolato lo svolse nella Parrocchia di San Rocco a Frattamaggiore cooperando col parroco Don Nicola Capasso, poi eletto Vescovo di Acerra. E’ di questo periodo anchel’insegnamento agli apostolini del Seminario Missionario di Trentola Ducenta. Fu un predicatore instancabile ed efficace e tanto zelo consentì a S.E. Mons. Carmine Cesarano, il 27 febbraio 1933, di nominarlo parroco della Chiesa S.Croce di Casapesenna, frazione tra le più difficili e abbandonate di Terra di Lavoro. E il 14 Maggio dello stesso anno fece il suo ingresso in Parrocchia,accolto con entusiasmo dalla popolazione che subito riconobbe le sue doti umane e lo zelo Sacerdotale. Il giovane parroco allora si mise al lavoro con questo programma: ricostruire la Chiesa Parrocchiale e santificare le anime attraverso l’adorazione a Gesù Eucarestia di cui fu il primo adoratore esemplare.

Dinanzi allo sfacelo e al lutto seminato dalla Seconda Guerra Mondiale, per alleviare le sofferenze dei bambini, orfani poveri e abbandonati, il 19 marzo 1944 fondò a Casapesenna l’Opera di carità e beneficenza sociale “La Piccola Casetta di Nazareth” coadiuvato dalle giovani di Azione Cattolica, “Missionarie della Parrocchia”. Nel 1956 dà inizio alla famiglia religiosa: I Missionari e le Missionarie della Piccola Casetta di Nazareth.Uomo di grande cultura, compose numerose e pregiate opere poetiche e musicali. Le difficoltà, le contraddizioni che dovette affrontare furono ingenti, ma la Vergin e Santa che amava invocare “Mia Madonna Mia Salvezza” fu sempre il suo conforto e la sua guida. Il 13 aprile 1981 terminava il suo cammino terreno per iniziare a contemplare da vicino l’Amore Divino e il volto della Regina del Cielo. Il suo corpo riposa nella Chiesa Parrocchiale S. Croce per volontà del popolo di Casapesenna. Il 13 aprile 1987 S. E. Mons. Giovanni Gazza, Vescovo di Aversa,accoglieva il “supplice libello” del P. Postulatore Benedetto Gangoiti o.p. per dare inizio alla causa di Canonizzazione del Servo di Dio Don Salvatore Vitale. Ai suoi figli spirituali lasciava per testamento la realizzazione di un Santuario dedicato a Maria “Mia Madonna e mia Salvezza”, che fu inaugurato il 7 Agosto 1988 da S. E. il Cardinale Luigi Dadaglio.

Il 13 novembre 1990 ebbe l’altissimo onore di essere visitato da Sua Santità Giovanni Paolo II durante la sua visita nella Diocesi di Aversa. Il Santuario oggi è un centro di spiritualità eucaristica e mariana, ed un luogo di accoglienza per numerose iniziative religiose e sociali pienamente inserite nei piani pastorali della Chiesa Aversana.

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