“Vittima Innocente”, al “Vanvitelli” di Caserta presentazione del libro di Crisileo sul caso Bolognesi

di Redazione

Caserta – Giovedì 9 febbraio, dalle ore 15, nella sala congressi del Grand Hotel Vanvitelli di Caserta, si terrà la presentazione del libro “Vittima Innocente. Il calvario giudiziario di Alfonso Bolognesi” dell’avvocato Raffaele Crisileo, dopo l’anteprima su Rai1 nel corso della trasmissione televisiva “Storie Italiane”. – continua sotto –

Testimonial d’eccezione il presidente Nazionale di “Antigone” per la tutela dei diritti dei detenuti e della Coalizione Italiana per la Tutela della Libertà e dei Diritti civili, Patrizio Gonnella, accademico ed esperto del Consiglio d’Europa che ha firmato la prefazione all’opera di Crisileo. Poi quattro relatori si interrogheranno sui temi trattati nel libro: una storia vera, quella di Alfonso Bolognesi, conclusasi dopo 14 anni di processi. Ospite l’autore del libro, Raffaele Crisileo, e con lui la “vittima innocente” protagonista, il maresciallo dei carabinieri Alfonso Bolognesi che testimonierà sul suo vissuto in carcere da innocente.

Porteranno i saluti il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, a nome proprio e del presidente De Luca, e la professoressa Vittoria Ponzetta, presidente del Formed con l’Università. Dopo Patrizio Gonnella, interverrà la giornalista filosofa Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone. Seguiranno gli altri relatori: i professori universitari Raffaele Santoro e Mena Minafra e lo psicologo Roberto Malinconico. Quindi la testimonianza del protagonista del libro e le conclusioni dell’autore.

Sono già programmate altre cinque presentazioni: a fine febbraio-inizio marzo al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (evento fortemente voluta dal preside dell’Istituto, ingegner Claudio Petrone e dall’ingegner Alessandro Cioffi); a fine marzo seguirà quello a Mondragone, al Palazzo Ducale (organizzata dall’avvocato Giuseppina Piccirillo) e ancora nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e in altri istituti di pena (organizzati dalla professoressa Mena Minafra e dalla psicologa psicoterapeuta e criminologa esperta di strutture penitenziarie Simona Diana); ed a Napoli promossa dal dottor Manuel De Goyzueta Di Toverena nella Cappella San Giuseppe dei Nudi; poi a Roma, promossa dall’avvocato Fabrizio Merluzzi con la Camera Penale Capitolina, e così via. – continua sotto –

L’errore giudiziario di cui è stato vittima il povero maresciallo Bolognesi continua a commuovere gli italiani per la singolarità del caso accaduto. Da una statistica quello di Bolognesi è tra i primi cinque casi eclatanti negli ultimi 50 anni in Italia. Il primo è stato quello di Giuseppe Gulotta, il muratore siciliano, oggi di 61 anni, la cui vita è stata devastata da un mostruoso errore giudiziario, durato 40 anni, 22 dei quali trascorsi ingiustamente in carcere.

Anche Bolognesi, comandante di una Stazione Carabinieri, quella di Pinetamare di Castel Volturno, è stato ingiustamente sottoposto per 14 anni a tre procedimenti penali e condannato, per uno di questi, dopo 7 gradi di giudizio, tra primo grado, appello e tre cassazione con rinvio, ad una dura pena detentiva di 4 anni di carcere (interamente espiati) e poi in fase di revisione definitivamente assolto. I magistrati si erano sbagliati: in buona fede sì, ma si erano tutti sbagliati. Per la cronaca, Bolognesi è rientrato in servizio nell’Arma da soli tre mesi e il 4 febbraio prossimo (tra 4 giorni) andrà in pensione con la carica di luogotenente per raggiunti limiti di età (compiere’ i suoi 60 anni). Ora chi lo ripagherà dei 14 anni ingiustamente sottrattigli?

Continua, intanto, l’iniziativa entusiasmante del “libro sospeso” con la vendita del libro su eBay e in varie librerie. Proprio nelle librerie chi compra due copie del libro può lasciarne una all’interno di una cesta, successivamente dei volontari distribuiranno i volumi ai detenuti di vari penitenziari a titolo gratuito. Un gesto che vuole esprimere forte solidarietà e sentita vicinanza ai carcerati, offrendo loro la possibilità di ritrovare la speranza di ricominciare a vivere dopo la prova.

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