Gricignano, Comitato #NoBiodigestore: “Pareri positivi di Asl e Arpac non accettabili”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Da tempo il comitato “#NoBiodigestore – #SiaUnaGricignanoMigliore” sottolinea con forza che nel procedimento riguardante l’impianto di biogas che la società “Ambyenta Campania” ha chiesto di realizzare nella zona industriale di Gricignano non sono state discusse adeguatamente le innumerevoli criticità ambientali e sanitarie del progetto. – continua sotto –

In particolare, gli attivisti sono al lavoro per analizzare i pareri dell’Arpac e dell’Asl rilasciati nelle varie conferenze dei servizi che, ad avviso del comitato, “ignorando completamente le emergenze sanitarie e ambientali del nostro territorio, si sono espressi favorevolmente al biodigestore. Un impianto, che vedendo la luce, darebbe il colpo finale alla nostra martoriata terra”.

Per questo il comitato ha inviato ad entrambi gli Enti l’istanza di accesso documentale al fine di ricostruire gli aspetti tecnici, sanitari e normativi che avrebbero portato Asl e Arpac a presentare i loro pareri favorevoli. Anche al sindaco Vincenzo Santagata gli ambientalisti chiedono di attivarsi in tal senso: “Il sindaco – dichiarano dal comitato – è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il Consiglio comunale condivide questa responsabilità. Allo stato attuale, il sindaco ha poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Asl. Rinnoviamo l’invito ad attivarsi al fine di costruire tutta la documentazione per capire se ci sono gli estremi per impugnare i pareri favorevoli di Arpac e Asl. Come sempre, ci mettiamo a disposizione per qualsiasi supporto”. “Non possiamo – concludono – restare fermi a guardare che gli altri continuino a prendersi gioco di noi. Non facciamo entrare dalla finestra quello che abbiamo fatto uscire dalla porta”.

Ma l’attenzione del comitato, come più volte ribadito dagli stessi componenti, va oltre il biodigestore ed è rivolta a largo raggio su tutta la zona industriale dove abbondano impianti di trattamento rifiuti, tra questi la “Sae”, in merito alla quale gli attivisti fanno sapere che “con una semplice presa d’atto, annegata nel consueto ‘silenzio’ dell’amministrazione comunale, l’azienda incrementa il quantitativo gestito di rifiuti di scarti alimentari (quindi umido che puzza). Siamo completamente abbandonati nelle mani degli impresari dei rifiuti. All’orizzonte c’è anche Sri con una modifica sostanziale del suo impianto, per cui, sempre ‘zitt zitt’, ha ottenuto già la ‘Via’ (Valutazione d’impatto ambientale) positiva”. Anche qui il comitato si rivolge al sindaco: “E’ pregato di tenere informata la cittadinanza su questi temi, farci capire come sta operando l’amministrazione e su che fine abbiano fatto la delega all’Ambiente e la Commissione Ambiente”.

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