Casaluce (Caserta) – “Abbattimento” in vista per l’antenna di telefonia mobile installata su Palazzo Statuto a Casaluce, a pochi passi dal plesso scolastico “Marconi”. A darne notizia, mettendo un punto finale ad una vicenda che va avanti, tra le polemiche, da mesi, esattamente dallo scorso mese di novembre, quando il ripetitore è stato installato, è il sindaco Francesco Luongo. – continua sotto –
«Non è pubblicata all’albo pretorio, ma – ha dichiarato Luongo – la notizia dell’annullamento del permesso in autotutela è reale». «A questa seguirà – ha continuato il primo cittadino – a strettissimo giro l’ordinanza di demolizione. Sappiano i casalucesi che l’amministrazione non sta lasciando nulla di intentato affinché quell’antenna venga rimossa e non più installata». «Purtroppo, – ha concluso il sindaco, spiegando anche i motivi del ritardo nella decisione – non avevamo un regolamento comunale che normasse, almeno negli stretti margini decisionali dell’ente locale, l’installazione di queste stazioni. Lo abbiamo approvato in tempi record alla fine dell’anno scorso, colmando una grave mancanza da parte di chi oggi vuole strumentalizzare la questione».
Una questione che avevano sollevato, dall’opposizione, i consiglieri comunali Antonio Comella, in rappresentanza del gruppo “Casaluce Civica”, e Antonio Cutillo, eletto in seno alla lista “Movimento Civico Uniti per Cambiare”, chiedendo accesso agli atti per capire la situazione venutasi a creare. «In queste settimane – ha affermato Cutillo – hanno continuato a moltiplicarsi voci intorno alla sorte dell’antenna/ricevitore installata sul lastrico solare del Palazzo Statuto. Nostro malgrado, oltre che sostenere quanti ne contestano l’ubicazione, attesa l’alta concentrazione abitativa della zona e i pochissimi metri che separano il dispositivo dal plesso scolastico ‘Marconi’, non siamo in grado di fornire alcuna risposta certa in merito. E questo perché, a distanza di due mesi dalla nostra richiesta di accesso agli atti, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalle autorità adite». Cutillo lanciava, poi, un’accusa diretta al sindaco Luongo: «È a dir poco disdicevole constatare che, per evadere una richiesta di accesso agli atti, trascorra infruttuosamente così tanto tempo. Né d’altra parte riceviamo spiegazioni dal primo cittadino sui controlli effettuati, sull’attuale stato dell’apparecchio e sui provvedimenti praticati».
L’amministrazione casalucese non ha risposto ai due esponenti dell’opposizione, ma, forse anche compulsati da questa richiesta di Comella e Cutillo, oltre che dal più che noto volere dei cittadini di Casaluce, si è mossa, cercando (riuscendovi) di colmare un vuoto presente nei regolamenti comunali. Dopo averlo approvato, il sindaco si è attivato per giungere all’adozione di una decisione che tende a tutelare la salute di tutti i cittadini di Casaluce e degli studenti del comprensivo.