Aversa, caso Corte dei Conti: si allontana ipotesi dissesto finanziario

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Schiarita nella vicenda dei rilievi avanzati dalla Corte dei Conti in merito ai crediti di dubbia esigibilità a partire dal 2017 presenti nei bilanci del Comune di Aversa. Anche se non ancora completamente usciti dalle secche che avevano fatto presagire addirittura la possibilità della dichiarazione di dissesto, il clima sembra ora essere più sereno. – continua sotto –

A darne notizia lo stesso sindaco Alfonso Golia che ha fornito un aggiornamento della situazione, senza nascondere un pur cauto ottimismo per il futuro. «Il 26 gennaio, con comunicazione trasmessa il 27 gennaio, la Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Campania – ha accertato che il comune di Aversa ha riscontrato le richieste precedentemente formulate dalla Corte, attraverso la trasmissione degli atti amministrativi richiesti ed adottati in ossequio alla delibera di ottobre 2022 con la quale erano state mosse diverse contestazioni al comune di Aversa».

«La Corte ha, poi, rinviato all’adozione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale – ha continuato il primo cittadino, tracciando anche quelle che dovranno essere le fasi successive – la valutazione dell’esame delle misure correttive richieste. Si tratta di un primo buon risultato raggiunto, in considerazione del fatto che la Corte ha accertato che, con gli atti trasmessi il 20 dicembre 2022, il Comune ha riscontrato con atti amministrativi appropriati i rilievi in precedenza formulati. Nell’ipotesi in cui questo non fosse successo, ovvero nel caso in cui la verifica della Corte avesse dato esito negativo, sarebbe stata preclusa l’attuazione dei programmi di spesa con il conseguente blocco della stessa con ricadute a carico della comunità cittadina».

Prossimo passo, quindi, come deciso in Consiglio comunale, il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale in seguito alle osservazioni intimate dalla Corte dei Conti. A redigere il piano (questa volta, si spera, corretto) sarà il commercialista Pietro Paolo Mauro che, come si legge nel provvedimento di nomina «dovrà garantire il supporto agli Uffici coinvolti nella redazione del Piano con particolare riferimento agli Uffici dell’Area Finanziaria anche nell’eventualità di richieste di integrazioni e/o chiarimenti da parte degli organi competenti e comunque fino all’approvazione definitiva del Piano». Per lui, di fatto un “commissario” nominato dall’esecutivo, un compenso di 16ila euro oltre iva e cassa previdenza per un totale di complessivi 20mila euro.

«La nomina di un consulente esterno – aveva dichiarato all’indomani della nomina, per far fronte alle polemiche, l’assessora alle Finanze, Francesca Sagliocco – si è resa opportuna in considerazione del ridotto organico attualmente in forza presso gli Uffici dell’Area Finanziaria comunale e della concomitante necessità di predisporre in tempi brevi un piano di riequilibrio nella cui redazione gli stessi Uffici dell’Area Finanziaria sono direttamente coinvolti attraverso attività di elaborazione di dati e di coordinamento delle altre Aree».

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Redazione
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