L’architetto Gennaro Leva nuovo Soprintendente per le province di Caserta e Benevento

di Redazione

E’ Gennaro Leva, 65 anni, architetto, il nuovo Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento: la nomina è arrivata, in queste ore, dal Ministero della Cultura. – continua sotto –

Nato a Napoli nel 1957, Gennaro Leva si è laureato in Architettura presso l’Università “Federico II” di Napoli con votazione 110 e lode con tesi sul “Recupero dell’insula di San Gregorio Armeno a Napoli”. Ha proseguito gli studi con un dottorato di ricerca in Conservazione dei beni architettonici presso l’allora Seconda Università degli studi di Napoli, oggi Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, sotto la guida dei professori Giuseppe Fiengo e Luigi Guerriero con una tesi sui “Restauri di Margherita Asso in Terra di Lavoro: 1965-1973” e alla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio in Restauro dei Monumenti presso l’Università “Federico II” di Napoli con una tesi sul “Parco archeologico dell’antica Cales e restauro delle terme centrali”, con votazione 110 e lode.

E’ entrato in servizio nel 1993 alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Verona, Vicenza e Rovigo, ottenendo sin da subito incarichi prestigiosi come il restauro del Santuario di Santa Maria dei Miracoli a Lonigo. Le sue grandi capacità manageriali, unite ad un bagaglio culturale di rilievo, gli hanno permesso in poco tempo di ottenere la presidenza di numerose commissioni anche per i restauri degli elementi litici costruttivi di parte della trabeazione dell’ex Dogana delle Merci di terra a Verona, dell’apparato decorativo e degli elementi lapidei nell’ex Convento di San Silvestro a Vincenza, della Chiesa di San Vittore di Priabona in Monte Malo, delle lunette del chiostro di San Fermo a Verona, del Municipio già Villa Giglioli di Ficarolo.

Dal 2000 è funzionario presso la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, dove si è distinto per la sua esperienza e per la sua capacità di dialogo con il mondo imprenditoriale e professionale, ottenendo – unico funzionario in Italia – la tutela e la valorizzazione di due capoluoghi di provincia: Caserta e Benevento. – continua sotto –

Di notevole interesse i suoi interventi nei restauri degli ambienti adibiti a biblioteca nella Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione; nell’appartamento storico ala 700, capo B e C, della Reggia di Caserta; nelle Reali Cavallerizze; nella Chiesa Gonfalone in Capua; sulle coperture della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Tora e Piccilli; al Museo archeologico dell’antica Calatia a Maddaloni; nel Duomo di Casertavecchia; nel chiostro grande della Certosa di San Martino, dove ha riportato alla luce gli straordinari e antichi colori; nella Basilica di Sant’Angelo in Formis; nel Palazzo Ducale di Mondragone; nei resti dell’ex Caserma Pianell, nel Castello delle Pietre, nella Reale sala d’Armi e nella Chiesa di Sant’Angelo in Audoaldis  di Capua; del Ponte Leproso a Benevento nell’ambito del Progetto “Appia Regina Viarum”; nella Cattedrale di Cerreto Sannita; nel Castello ex Baronale di Puglianello; nella Cripta della Chiesa San Marco dei Sabariani a Benevento; nella Basilica del Corpus Domini di Maddaloni.

E’ intervenuto nel consolidamento strutturale del complesso di San Giacomo Maggiore a Bologna e nel coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per il “Real sito di Carditello”, nell’allestimento museale “Palazzina San Gennaro” e nel consolidamento dei porticati della Reggia di Capodimonte.

L’architetto Leva può contare su una trentennale formazione nella prevenzione della corruzione nelle Pubbliche Amministrazioni; nel project management; nella pianificazione urbanistica delle Smart City; in serramenti e prestazioni energetiche; nel restauro dei beni culturali; nella sicurezza abitativa del centro storico di Sant’Agata dei Goti; nella demolizione giudiziale delle opere abusive; nella mitigazione del rischio sismico; in salute e sicurezza negli ambienti di lavoro; nelle Convenzioni Unesco; in sostenibilità negli interventi di risanamento su edifici in muratura; nella gestione dei rifiuti in cantiere e nella disciplina sulle terre e rocce di scavo; nella semplificazione del linguaggio e comunicazione sul web;  nei sistemi e le tecnologie innovative per l’adeguamento del patrimonio edilizio esistente; nei frammenti urbani; nelle strategie di prevenzione e mitigazione del rischio terremoti; nel sistema di misurazione e valutazione della “performance”, etica, trasparenza e integrità; nel codice dei contratti pubblici con particolare riferimento ai lavori ai servizi e alle forniture in economia; nella reigegnerizzazione dei processi e workflow management. – continua sotto –

Il nuovo soprintendente è autore di numerosi saggi di notevole interesse architettonico e paesaggistico; sue le pregevoli pubblicazioni: “Il restauro del monastero di Sant’Anna de aquis vivis a Mondragone”, “Il restauro di Palazzo Bosco Lucarelli in Benevento”, “I complessi monumentali di Limata e di Santa Maria della Strada a San Lorenzo Maggiore”, “Il castello di Ceppaloni: note sul restauro”, “Il complesso fortificato sulla collina di Maddaloni, in Mète”, “Nuove acquisizioni sul complesso conventuale di S. Francesco in Casanova di Carinola”, “La Chiesa dell’Annunziata in Arienzo. Percorsi di storia e architettura: Arienzo, Cervino, S, Felice a Cancello, S. Maria a Vico”, “La tutela del palazzo Marzano a Carinola tra gli anni quaranta e settanta del Novecento attraverso l’attività della Soprintendenza ai monumenti della Campania”, “Il restauro della cattedrale di Carinola”, “Il restauro della chiesa di S. Angelo in Audoaldis a Capua”, “Monumenti e documenti. Restauri e restauratori del secondo Novecento”, “Il restauro della basilica di S. Maria in Foro Claudio a Ventaroli”, “La Fortezza di Galluccio: storia di un bene da salvare”, “Conoscere Roccamonfina: l’architettura”, “Il progetto di restauro della cappella di San Giovanni Battista a Letino”, “Il Castello di Letino: il santuario, le mura, il paesaggio” e “I mulini e le macchine idrauliche – Architetture, immagini e percorsi d’acqua: una ricerca sul territorio”.

Ha presieduto e/o ha preso parte a numerose commissioni: “Piano di Gestione sito Unesco – Reggia di Caserta, Acquedotto Carolino e San Leucio”; mostra: “Il Castello di Maddaloni: quale futuro”, Maddaloni; direttore scientifico delle mostre: “Attori del restauro in Terra di Lavoro: Margherita Asso” Caserta, Reggia di Caserta; “Restauri in Terra di Lavoro – l’attività della Soprintendenza dal dopoguerra agli anni Settanta”, Caserta, Reggia di Caserta; “Il Matese tra arte, storia ed economia”, Caserta, Reggia di Caserta. Componente, mostra: “Oltre la Reggia – I Palazzi”, Caserta, Reggia di Caserta; “Oltre la Reggia – I Giardini”, Caserta, Reggia di Caserta; “Casa di Re”, Caserta, Reggia di Caserta.

E’ stato, ancora, componente del  premio architettura “la Mia Appia”, a Santa Maria a Vico; ha guidato i lavori per il potenziamento della captazione e del sollevamento dell’acquedotto comunale di Ailano; per il recupero e la valorizzazione dei ruderi della Chiesa di S. Nicola “Marzanello Vecchio”; per la riqualificazione turistico-ricettiva della foce del Garigliano; lavori di recupero funzionale del Palazzo Tarcagnota a Mondragone; premio Architettura Contemporanea “Vincenzo Miccolupi”; Concorso di idee per la realizzazione del progetto preliminare “Recupero e restauro del Monastero di Sant’Anna de Acquis Vivis” in Mondragone; interventi di miglioramento dell’accessibilità e nuova fruizione dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli; componente della commissione di studio su autenticità di “quattro sculture che rappresentano quattro leoni sdraiati, trafugati nel 2003 dal ponte Borbonico del Comune di Solopaca”; per il restauro e il risanamento conservativo di superfici affrescate e pavimentazione di Palazzo Erbisti di Verona.

Il sovrintendente Leva promette grande attenzione verso i territori e massimo ascolto delle istanze che provengono dagli stessi. Obiettivo: puntare sulla valorizzazione delle identità locali, ricche di storia ed interesse archeologico, architettonico e paesaggistico. “Lavoreremo – ribadisce l’architetto – affinché non vadano perduti i finanziamenti ottenuti, ponendo in essere le azioni del Pnrr per la protezione del patrimonio culturale, la sua conservazione e la pubblica fruizione”.

Migliorare la qualità del paesaggio significa garantire il benessere della collettività, come ribadito nella Convenzione Europea del Paesaggio. La Sabap di Caserta e Benevento sarà in prima linea per la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione e la gestione dei beni culturali identitari, in sinergia con le comunità e gli enti interessati, per uno sviluppo sempre più sostenibile.

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