Gricignano (Caserta) – Continuano gli sversamenti abusivi di rifiuti nelle aree campestri di Gricignano. Dopo le onduline di eternit ritrovate qualche giorno fa, arriva un’altra segnalazione nell’area della chiesetta rurale di Santa Maria a Piro, in zona Boscariello, a poca distanza dal centro abitato. – continua sotto –
Elettrodomestici, altri ingombranti e rifiuti di vario genere abbandonati lungo la strada che conduce alla chiesetta. Qualcuno di passaggio, indignato, sui resti di un frigorifero ha scritto a chiare lettere “Vergogna”.
Una vergogna che si ripete quotidianamente sul territorio di Gricignano e dintorni. Se è vero, infatti, come riferito di recente dall’Incaricato di governo per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania, che nel 2022 tali eventi si sono ridotti dell’80% rispetto alla media dei tre anni precedenti nell’area della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, è altrettanto vero, come ammesso dallo stesso incaricato nel suo report, che continuano, invece, gli abbandoni di rifiuti in quanto restano invariati i fattori determinanti della “fuoriuscita” dei rifiuti dai circuiti legali. Tra le cause: la carenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti (basti ricordare che la Campania è la regione italiana ed europea con il più alto tonnellaggio di rifiuti esportati verso altre destinazioni), l’elevato tasso di evasione della Tari, peraltro attestata in “Terra dei fuochi” sui valori più cari a livello nazionale, e la presenza di attività imprenditoriali (commerciali, manifatturiere ed agricole) che lavorano in nero o che comunque trovano preferibile conferire i propri rifiuti di lavorazione attraverso i più economici circuiti illegali.
La scorsa estate si era tenuto un incontro tra i vertici della Procura della Repubblica di Napoli Nord e una quarantina di sindaci del territorio che, insieme al vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, avevano evidenziato le diverse criticità esistenti sul territorio. E se i risultati sono arrivati in termini di contrasto ai roghi, sul fronte degli sversamenti è chiaro che c’è ancora tanto da fare. IN ALTO IL VIDEO
