Gricignano (Caserta) – Le decisioni del giudice sportivo (pubblicate sul comunicato ufficiale numero 56 del 21 febbraio) sulla gara tra Messercola e Polisportiva Gricignano, valevole per il campionato di calcio di Terza Categoria, disputata sul campo di Arienzo lo scorso 11 febbraio, non fanno altro che avvalorare quanto affermato dalla squadra gricignanese. A sostenerlo è la società presieduta da Gennaro Pacilio dopo la serie di squalifiche inflitte alle due squadre, in particolare nei confronti del Messercola che, oltre a subire un’ammenda di 300 euro, dovrà disputare 3 gare a porte chiuse. – continua sotto –
Le tensioni e lo scambio di accuse – Una gara che ha generato un vortice di polemiche e botta e risposta non solo tra società e tifoserie ma anche tra i sindaci dei rispettivi centri casertani. Oltre a scorrettezze in campo ad opera della squadra di casa, il Gricignano ha denunciato atteggiamenti violenti da parte della tifoseria locale, con lanci di petardi verso il settore ospiti, e un’aggressione al portiere e capitano Giuseppe Tessitore, al punto che si è reso necessario l’intervento di pattuglie della Polizia di Stato per scortare il bus della Polisportiva durante parte del tragitto verso casa. Il Messercola, squadra della frazione di Cervino, sostenuto dal sindaco Giuseppe Vinciguerra, ha rispedito le accuse al mittente, ritenendole infondate e frutto dell’astio dovuto alla sconfitta subìta col risultato di 2-1.
Squalifiche – Per quanto riguarda calciatori e staff tecnico, il giudice sportivo ha, invece, distribuito squalifiche un po’ per tutti. A cominciare dagli allenatori Nuzzo (Messercola) e Liotto (Gricignano) che non potranno stare in panchina per due gare a testa. Squalificati, per 7 gare effettive, Di Nuzzo ed El Mensouri del Messercola e Pisano del Gricignano; mentre per 4 gare Della Ventura (Messercola) e Colella (Gricignano). Inflitte anche ammonizioni a calciatori non espulsi: Piscitelli (con diffida) e Di Caprio del Messercola e Falcone del Gricignano.
Il giudice sportivo: “Megarissa” – Vista la comunicazione pervenuta attraverso il referto e il relativo supplemento arbitrale, nonché dal rapporto del commissario di campo, il giudice sportivo ha rilevato che: “A fine partita, nello spazio antistante gli spogliatoi, si veniva a creare una megarissa che vedeva coinvolti tutti gli appartenenti di entrambe le società. Il numero 22, Di Nuzzo Emilio (Messercola), e il numero 18 Pisano Carmine (Gricignano) venivano alle mani, colpendosi reciprocamente con estrema violenza, con calci e pugni; il numero 20, El Mensouri Omar (Messercola), partecipava attivamente alla rissa con calci e pugni vari ed inoltre lanciava un oggetto non identificato, grosso come una mela, ad altezza uomo nello spogliatoio avversario. A tale rissa partecipavano anche i tifosi locali (Messercola), giunti in massa nello spazio antistante gli spogliatoi; molti di loro avevano il volto coperto da sciarpe e cappucci e colpivano con calci e pugni i calciatori della squadra avversaria (Gricignano). Il tutto durava circa dieci minuti, prima di ristabilire la calma, anche con l’intervento delle forze dell’ordine”. – continua sotto –
“Botte” in campo – Durante la partita, scrive ancora il giudice sportivo, “al 13esimo minuto del secondo tempo, il numero 84, Della Ventura Vincenzo (Messercola), nel raggiungere i propri compagni per festeggiare la rete segnata, rivolgeva frasi offensive e minacciose; il comportamento del numero 84 continuava anche dopo la notifica del provvedimento e fino al termine della gara con offese, minacce e intimidazioni verso il direttore di gara. Al 41esimo del secondo tempo il numero 22, Di Nuzzo Emilio (Messercola), a gioco fermo, colpiva con un pugno alla schiena un proprio avversario. Al 6’ del secondo tempo il numero 24, Colella Luigi (Gricignano), colpiva un proprio avversario a terra dopo un contrasto di gioco con una pedata di tacchetti alla schiena”.
Indagini su responsabili rissa – Vista la gravità dei fatti, per i quali non è stato possibile risalire ai responsabili, il giudice sportivo ha rimesso tutti gli atti relativi alla gara alla Procura Federale per le relative indagini.
Gricignano annuncia ricorso e pretende scuse – In una nota ufficiale, la Polisportiva Gricignano parla di “clima pesante causato dai calciatori, dirigenti e tifosi locali che hanno condizionato lo svolgimento della partita”. “Dispiace che – prosegue il team gricignanese – anche due nostri calciatori abbiano subito pesanti provvedimenti disciplinari nonostante siano stati vittime di provocazioni a cui hanno, sia pure colpevolmente, reagito per non avere la peggio”. E a proposito delle squalifiche ai propri calciatori, il Gricignano preannuncia ricorso, ritenendo che “sono stati trattati allo stesso modo di coloro che hanno causato la rissa”. “A questo punto, – conclude la nota della Polisportiva – siamo noi a dover pretendere scuse dalla società avversaria e dall’amministrazione comunale di Cervino che ha parlato di ‘violenza’ e ‘scarso fair play’ da parte nostra, senza avere contezza di quanto accaduto o minimizzando atteggiamenti che hanno davvero poco da spartire con lo sport”.