CASAPESENNA. Il commissario cittadino dellUdc, Raffaele Cangiano, interviene per fare chiarezza rispetto alla sua posizione in seno allamministrazione comunale di Casapesenna.
Ritengo che sia giunto il momento di fare chiarezza sulla situazione politica locale. A questargomento, negli ultimi giorni, la stampa ha dedicato molto del suo prezioso tempo e lavoro e, lo dico con sincero rammarico, non sempre lha fatto con equilibrio e buona informazione. Innanzitutto, va ripetuto sino alla noia che sono attualmente il commissario dellUdc a Casapesenna. La mia nomina è documentata e mi è stata conferita dai vertici regionali del partito. Sono da tempo un militante dello scudocrociato. In questo partito ho tradizioni e radici familiari ed inoltre – è risaputo a tutti – sono da anni legato da sincera e forte amicizia a Gianpiero Zinzi, attuale segretario regionale dellUdc, e allintera sua famiglia. Immediatamente, dopo gli studi universitari, ho lavorato strenuamente a realizzare e radicare nel comune di Casapesenna un forte insediamento dellUdc. Personalmente, ho sempre ritenuto che la politica debba essere orientata a parlare alla gente ed a proporre soluzioni e rimedi per i problemi dei cittadini; e sono altrettanto persuaso che ogni raggruppamento politico debba essere il più possibile aperto ad ogni contributo e/o persona. Nel solco di questi propositi ideali ho lavorato e lavoro senza sosta a rafforzare la presenza dellUdc in Casapesenna. E il caso delle ultime elezioni provinciali: quando un gruppo di amici, guidato da Salvatore Carmellino e Saverio Diana, hanno chiesto e ottenuto di aderire allUdc. In quella occasione, il sottoscritto, candidato naturale del partito, proprio perché consapevole dellopportunità di allargare il raggruppamento dellUdc, ha fatto un passo indietro, rinunciando alla propria candidatura e permettendo quella di Carmellino alla provincia. Dopo la vittoria alle amministrative, la maggioranza capitanata dal sindaco Fortunato Zagaria ha riconosciuto allo stesso Diana, candidatosi come indipendente, la carica di presidente del Consiglio comunale, e al sottoscritto, candidato alle comunali, quella di assessore. In quel medesimo frangente, allinterno della maggioranza è stato sottoscritto un importante accordo politico. E stato stabilito: Diana, presidente del Consiglio comunale, simpegna a lasciare la sua carica entro il mese di maggio 2010. E, si badi bene, limpegno è stato preso personalmente da Diana nellufficio comunale del primo cittadino, e in mia presenza. Tale impegno è stato poi procrastinato dallo stesso Diana, di mese in mese fino ad agosto, per motivi personali. Il resto è storia recente: il sindaco Zagaria, il 26 agosto scorso, prende carta e penna e scrive al coordinatore regionale Zinzi per chiedere che lUdc mantenga i patti: che, cioè, lasci una delle due cariche ricoperte in seno amministrativo. La risposta di Zinzi arriva tempestiva allindomani ed è chiara: pacta sunt servanda, i patti devono essere rispettati; e gli adempimenti politici di rito spettano al commissario locale, vale a dire Raffaele Cangiano. Una volta di più è stato ribadito che il responsabile dellUdc casapesennese è il sottoscritto e, in definitiva, Diana deve lasciare la carica di Presidente del Consiglio, considerata anche la volontà programmatica più volte espressa dal sindaco e dallintera coalizione di realizzare un riequilibrio della maggioranza di governo comunale Come si vede, nella vicenda dellUdc locale non cè niente di improvvisato; ci sono chiari atti politici, ci sono responsabilità altrettanto lampanti e sancite dagli organigrammi e dai vertici del partito, cè e cè sempre stata la volontà politica di mantenere gli accordi dentro (il partito) e fuori (nella maggioranza amministrativa).
Questi sono i fatti: il resto sono strumentalizzazioni ed improvvisazioni sicuramente cagionate da interessi extrapolitici e personali; sono atteggiamenti usati a pretesto da chi non accetta le regole del partito e della politica in generale o, meglio, non accetta la leadership altrui; sono polemiche meramente pretestuose. Per quanto mi riguarda, limpegno resta sempre rivolto a consolidare il mio partito di appartenenza, lUdc, e lazione politica e programmatica della coalizione che governa il comune di Casapesenna. LUdc resta la casa ed il raggruppamento più ospitale per quanti condividano la sua politica, rispettino le sue scelte, si comportino secondo le direttive dei suoi vertici. Daltronde, il comune di Casapesenna, in cui mi onoro di vivere e di svolgere gran parte del mio impegno politico e professionale, da anni ha imboccato la via del rispetto delle regole e della normale dialettica civile e politica. Non solo, tutti sanno bene che la coalizione che amministra il paese è una coalizione politica: contano i partiti, contano le decisioni di volta in volta prese dai partiti e dai loro vertici, contano gli impegni assunti. Le chiacchiere, le polemiche e anche le frustrazioni, da qualsiasi parte provengano, davvero non sono più accette in questa realtà politica e comunale. Spero di aver fatto finalmente chiarezza su una vicenda che è e resta semplice in tutti i suoi aspetti. Non mancherò, nei prossimi giorni, di rendere pubblici gli eventuali sviluppi della questione appena riassunta. Nellinteresse dellopinione pubblica e di una corretta informazione.