Aversa (Caserta) – L’amministrazione comunale di Aversa ancora una volta ad un bivio. Ma non siamo preoccupati per la sopravvivenza delle poltrone. – continua sotto –
Il sindaco ci ha insegnato che è un mago nel trovare consiglieri comunali pronti a sostituire chi lascia la maggioranza. Li pensa nei posti più impensabili, anche tra quelli che lo hanno sfidato come candidato a sindaco come avvenuto con l’ex pentastellato Roberto Romano, oltre a chi in campagna elettorale ne ha detto pesta e corna come Giovanni Innocenti, Federica Turco, Francesco Sagliocco, Olga Diana giunta addirittura dalla Lega. Ora sono proprio alcuni di questi, riuniti sotto le insegne zanniniane dei “Moderati per Aversa” a meditare di mandarlo a casa una volta per sempre.
Lui, il primo cittadino, fa finta di non capire quanto sta succedendo, credendo che gli atri gli credano. Invece, questa volta sembra che il problema ci sia tanto che ancora non è stata riconvocata la seduta del consiglio comunale che non si è tenuta perché la maggioranza non c’era.
Una maggioranza della quale alcuni esponenti, da campioni mondiali di pesce in barile, hanno il coraggio di affermare che la crisi non c’è e che le assenze dei consiglieri erano tutte già note e giustificate. Quando, poi, i Moderati non hanno alcun problema ad indicare il problema: mancanza di condivisione. Mancanza di condivisione nella nomina dei tre componenti il nucleo di valutazione (tra i quali c’è un ex assessore di centrodestra), l’assegnazione diretta per 80mila euro della lavorazione dei verbali di contravvenzione (eppure Innocenti ha anche la delega alla polizia municipale, insomma, un vero e proprio schiaffo). – continua sotto –
Sono in molti, anche persone vicine al sindaco, ad ipotizzare, sin dal primo momento dopo la seduta deserta di lunedì, l’azzeramento della giunta. Un tentativo estremo di mischiare le carte, tentando di recuperare.
Crediamo, però, che questa scelta possa essere letale per la tenuta della maggioranza, una sorta di “tana libera tutti” che causerebbe un rompete le righe difficile da ricomporre, ma, l’esperienza ce lo ha insegnato, il sindaco è capace di tutto pur di continuare a sedere lì. Forse, si badi forse, non chiederebbe aiuto solo a Paolo Santulli.