San Cipriano, Alba Nova chiede sospensione cartelle Tarsu

di Redazione

 SAN CIPRIANO. L’associazione Alba Nova chiede la sospensione delle cartelle Tarsu per le inadempienze del consorzio unico delle province di Napoli e Caserta.

L’avvocato Francesco Martino commenta: “Alba Nova è scesa in campo dando prova della particolare sensibilità verso le tematiche sociali dei suoi componenti. La forza di questo movimento è acclarata dal fatto che alcuni soci hanno costruito il palco utilizzato per il comizio, altri si sono dedicati alla raccolta di firme, altri hanno girato il paese per pubblicizzare l’evento e per far ascoltare l’inno che ha suscitato particolare commozione per le parole che contiene. Tutto ciò spiega anche il successo della manifestazione di domenica 24 ottobre svoltasi in Piazza Marconi a San Cipriano d’Aversa che, nonostante il tempo inclemente, ha suscitato l’approvazione della popolazione stanca di pagare tributi per servizi non ricevuti o resi in maniera parziale”.

Alba Nova ha deciso di continuare la sua campagna per richiedere ai Comuni di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe e di Casapesenna di disporre la sospensione delle richieste di pagamento della Tarsu, tenuto conto che i predetti comuni hanno già accertato, anche tramite i vigili urbani, che il servizio viene svolto al massimo nella misura del 45% dalché consegue che vi sarebbe un illecito arricchimento da parte del Consorzio Unico di Bacino incassando il 100% della Tarsu.

L’associazione domenica 31 ottobre saràpresente nello spazio antistante la Chiesa dell’Annunziata a San Cipriano d’Aversa per proseguire nella raccolta di firme così da ottenere la sospensione del pagamento della Tarsu e chiedere la revoca dell’incarico affidato ad Equitalia per la riscossione dei tributi comunali. Albanova è lieta che questa sua iniziativa sia stata accolta con particolare favore anche dagli amministratori locali che per la tutela degli interessi della popolazione necessitano anche dell’aiuto di associazioni e cittadini organizzati.

“Solo il coinvolgimento di tutta la popolazione e la sensibilizzazione verso le tematiche sociali – conclude l’avvocato Martino – può contribuire al cambiamento del clima che si respira e far rifiorire quel dibattito democratico e politico di cui si sente tanto bisogno”.

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