Un flash mob si è tenuto ad Aversa (Caserta), davanti al Tribunale di Napoli Nord, per alzare l’attenzione sul processo, ormai alle battute conclusive, contro gli aggressori di Gaetano Barbuto Ferriauolo, il ragazzo di Sant’Antimo (Napoli) sparato alle gambe dopo una lite e che ha perduto gli arti inferiori in seguito alle ferite riportate. – continua sotto –
A organizzare l’iniziativa il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha seguito la vicenda sin dall’inizio offrendo sostegno e avviando una raccolta fondi per permettere al ragazzo di poter tornare a camminare con delle gambe bioniche dopo aver perso gli arti inferiori.
Borrelli è stato prima a casa di Barbuto, dove ha incontrato il ragazzo e i genitori, quindi insieme a loro ha raggiunto l’esterno del tribunale di Napoli Nord per il flash mob. “Una condanna esemplare farà tornare a camminare Gaetano e tutte le vittime innocenti della criminalità e della violenza”, ha commentato il deputato. Il processo è ormai alle battute conclusive: la sentenza prevista per il 23 marzo.
L’EPISODIO – Domenica 20 settembre 2020. Tre malviventi, dopo un litigio nel traffico, lungo corso Europa, affiancarono con la loro auto quella di Gaetano (che si trovava insieme ad un amico) e gli scaricarono contro sette colpi di pistola, sei dei quali lo colpirono alle gambe: l’infezione costrinse i medici ad amputarle. Gaetano si svegliò due settimane dopo dal coma, senza gli arti inferiori. Inizialmente si parlò di una lite dovuta a banali motivi di viabilità, anche se poi è emerso che forse Gaetano avrebbe chiesto ad uno degli aggressori di non importunare la sua ragazza. Per quell’episodio, qualche settimana dopo, furono sottoposti a fermo tre giovani di 28, 26 e 19 anni, tutti di Sant’Antimo, poi scarcerati tra le polemiche.