Aversa, Golia salvo: passa il riequilibrio in Consiglio

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Seduta di Consiglio comunale tranquilla, addirittura soporifera quella tenutasi nel pomeriggio di sabato, convocato d’urgenza dopo che era andata deserta l’ennesima seduta per l’endemica mancanza stabile di una maggioranza da parte dell’amministrazione in carica. Passa, con 13 voti favorevoli, il piano di riequilibrio dei bilanci dettato dalla Corte dei Conti per ripianare un disavanzo delle finanze dell’ente. – continua sotto –

«Noi – ha detto Golia – non ci nascondiamo che la discussione al nostro interno non è troppo semplice, ma stiamo insieme con l’obiettivo di costruire una città che guardi al futuro ponendosi quale traino per l’intero Agro Aversano. Un obiettivo non semplice che vogliamo perseguire con la cittadinanza attiva, con le associazioni, con il mondo della scuola, con i cittadini».

Insomma, superate le divisioni interne alla maggioranza registrate in questi giorni. Praticamente assente l’opposizione, salvo i consiglieri Gianluca Golia e Francesco Di Palma. Il primo ha eccepito la presunta nullità di alcune notifiche fatte ai consiglieri di opposizione, in particolare una, come riconosciuto anche dal dirigente Giovanni Gangi, che sostituiva il segretario comunale, stranamente assente in occasione di sedute che riguardano i conti. Un piccolo giallo questo delle notifiche che potrebbe pesare sulla validità della seduta. Lo stesso Gianluca Golia ha avuto uno screzio con il suo quasi omonimo primo cittadino nel corso di una pausa dei lavori consiliari. Sono volate parole grosse, sintomo del nervosismo strisciante che si viveva in aula. Dalla maggioranza Pasquale Fiorenzano, Federica Turco e Mariano Scuotri hanno stigmatizzato l’assenza delle opposizioni.

Per i Moderati ha parlato Olga Diana che ha spiegato perché la sua parte politica appoggia l’amministrazione ancora una volta: «Da diverso tempo abbiamo lamentato una mancata condivisione dell’azione politico amministrativo. Vorremmo dare un contributo, questo non può prescindere dal rispetto per l’esercizio del nostro ruolo, le motivazioni e le argomentazioni non sono mai state personali né lo saranno mai, non abbiamo mai chiesto poltrone, anzi spesso abbiamo fatto passi indietro e di lato per favorire la stabilità della maggioranza. Per questo siamo qui oggi ancora una volta, ma speriamo per il futuro in una maggiore condivisione».

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