È ritenuto uno dei componenti del commando che, la notte dello scorso 5 marzo, a Cardito, in provincia di Napoli, sfondò con un’auto il cancello di un cortile per poi esplodere 22 colpi di mitra e altri colpi di pistola contro un’abitazione. – continua sotto –
L’uomo è stato sottoposto a fermo della Polizia di Stato, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dagli agenti dei commissariati di Afragola e Frattamaggiore, l’indagato avrebbe agito con altre due persone in via di identificazione, utilizzando una vettura rubata, per colpire, con l’intento di uccidere, un suo rivale appartenente ad un altro clan camorristico. A salvare coloro che si trovavano in casa furono i vetri blindati che respinsero i numerosi proiettili esplosi.
Al fermato sono contestati i reati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da guerra e di arma comune da sparo e la ricettazione, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di acquisire il controllo e la gestione delle attività illecite nel territorio.
