Succivo (Caserta) – Venerdì 21 aprile, alle ore 18, nella “Casa delle Arti” di corso Sicilia 40, a Succivo, enti di terzo settore, rappresentanti istituzionali e membri della comunità educante esploreranno, attraverso le esperienze vissute e le buone pratiche adottate, il ruolo dell’educazione nella costruzione di comunità educanti e solidali presentando i risultati del progetto “Plico – Play, Intercultura, Creatività, Orti, Spazi educativi tra digitale e territorio”, sostenuto dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. – continua sotto –
L’iniziativa ha visto l’avvio di tre centri educativi nei comuni casertani di Succivo, Casagiove e San Marcellino, dove giovani fra gli 11 e i 15 anni hanno partecipato ad attività di educazione non formale, ricreative e culturali per approfondire temi come l’intercultura, il rispetto dell’ambiente, l’uso responsabile delle tecnologie digitali e l’educazione alla creatività.
Capofila del progetto è l’associazione “Spaccio Culturale”, che ha realizzato le attività insieme con i partner “Nero e non solo!”, “La Margherita” e in collaborazione con l’Associazione Socio – Culturale Islamica di San Marcellino, l’Associazione “Artenova”, e i Comuni di Succivo, Casagiove e San Marcellino. Presenti i partner di progetto, Maria Luisa Ventriglia, presidente “La Margherita APS”, e Aniello Zerrillo, presidente “Nero e non solo! APS”, insieme ad Angelo Ferrillo, presidente “Comitato provinciale Arci Caserta”, Salvatore Papa, coordinatore del progetto “Plico” / “Spaccio Culturale APS”, rappresentanti delle istituzioni scolastiche locali. A moderare Idio Maria Francesco Urciuoli di “Cronache di Caserta”.
Dopo il dibattito, che vedrà tra i protagonisti il sindaco di Succivo, Salvatore Papa, il sindaco di Casagiove, Giuseppe Vozza, la vicesindaca di Casagiove, Valeria Campaniello, e l’assessore alla Scuola, alle Politiche sociali e alle Politiche Giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini, e il consigliere regionale Giovanni Zannini, l’evento culminerà con un banchetto multietnico preparato dalla comunità straniera locale in occasione dei festeggiamenti della fine del Ramadan: momento in cui le persone di diverse etnie e culture possono riunirsi, condividere il cibo e rafforzare il senso di comunità.