Aversa (Caserta) – Ancora episodi di violenza nelle carceri campane. La scorsa notte, nella casa di reclusione di Aversa, all’interno dell’ex Opg, un detenuto di origine nordafricana, in evidente stato di alterazione, ha appiccato due incendi, prima nella sua cella, poi in quella dove era stato trasferito. Non era finita. Un altro detenuto, con evidenti problemi psichici, in preda ad un raptus ha messo a soqquadro diverse celle nel reparto nuovo, poi nei reparti 5 e 6. – continua sotto –
Il pronto intervento del personale della Polizia Penitenziaria ha consentito di mettere in sicurezza i luoghi. Solo due settimane fa, un detenuto, affetto da disturbi psichiatrici, aveva aggredito quattro agenti penitenziari che erano intervenuti in una rissa che lo aveva visto coinvolto assieme ad altri detenuti.
“Ogni giorno nelle carceri campane succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Da tempo – continua Capece – le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”.
“Sono decenni – sottolinea il segretario generale del Sappe – che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali psichiatrici giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”.