Aversa (Caserta) – I politici aversani sembra che abbiano la memoria corta. È questo il caso delle affermazioni fatte da Marco Villano, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, nonché politico di lungo corso, relativamente al “caso” della conduttura idrica “volante” di via Abenavolo, la stradina che collega piazza Trieste e Trento a via San Biagio, a pochi metri dalla chiesa di Santa Maria la Nova, affermando che almeno negli ultimi 15 anni le amministrazioni precedenti all’attuale hanno lasciato la strada nelle condizioni disastrate segnalate dai residenti che lamentano anche la presenza di una condotta idrica appesa ai balconi. – continua sotto –
Tra le amministrazioni avvicendatesi negli ultimi 15 anni c’è anche quella dell’ex sindaco Enrico De Cristofaro “che fece ancora peggio, effettuò una manutenzione all’altra metà della strada lasciando lo scempio”, sostiene Villano, annunciando l’avvio, entro 10-15 giorni al massimo, di lavori per riportare la strada in condizioni normali. Senza dubbio è un impegno lodevole che, se si trasformerà in realtà, sarà gradito dai residenti ma è qui che la memoria dei politici aversani mostra la sua particolarità, qual è la dimenticanza della storia passata.
“La mia amministrazione – replica De Cristofaro, interpellato sul tema – aveva sì realizzato i lavori sull’altro lato della strada, quello che da piazza del Carmine si immette su via San Biagio, ma aveva anche messo in sicurezza il tratto di strada compreso tra piazza Trieste e Trento e piazza del Carmine facendo rimuovere le impalcature presenti tra i due edifici che erano a rischio crollo dal 2010, impedendo il passaggio delle ambulanze e di automezzi di emergenza come quelli usati dai Vigili del fuoco. Inoltre, aveva anche programmato, e questo Villano dovrebbe ricordarlo, la sistemazione di quel tratto di strada”.
“Se questo non è accaduto la responsabilità – sottolinea l’ex sindaco – è solo per colpa dell’allora minoranza consiliare (rappresentata dall’attuale sindaco Golia, Villano e company, ndr.) che si è auto-sfiduciata rivolgendosi ad un notaio per far cadere con le loro dimissioni la mia amministrazione, invece di fare un’opposizione costruttiva in Consiglio comunale”. – continua sotto –
“Probabilmente – aggiunge De Cristofaro – la mia amministrazione stava facendo delle cose utili alla città, come dimostrano i progetti che l’attuale amministrazione sta portando avanti pubblicizzandoli come propri. Per ricordarne alcuni, quello delle isole ecologiche, il cui finanziamento era praticamente perso e che noi abbiamo recuperato, il progetto di rifacimento di via Cirigliano, di via Nobel e di quanto stavamo facendo all’interno del cimitero dove non solo abbiamo reso utilizzabili 200 loculi realizzati dall’amministrazione Sagliocco ma abbiamo anche costruito 240 nuovi loculi, stabilendone anche l’acquisto a costo calmierato perché potesse finire l’andazzo ben conosciuto della vendita sotto banco di loculi”.
De Cristofaro lancia una sfida all’amministrazione in carica: “Loro che si vantano di essere ‘il cambiamento’ lo dimostrino e contestino le mie affermazioni pubblicamente. Sono disposto a confrontarmi pubblicamente da solo con tutti i componenti della giunta Golia”.