Gricignano – Ambiente e salute: esperti a confronto con il Comitato NoBiodigestore

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute pubblica. Se ne è parlato domenica 21 maggio, durante un convegno promosso dal Comitato “NoBiodigestoreGricignano – SiaunaGricignanoMigliore”, nella sala consiliare di piazza Municipio. Un appuntamento che nasce dal lavoro di contrasto svolto dal comitato al biodigestore che la società “Ambyenta Campania” vorrebbe realizzare nella zona industriale. – continua sotto – 

Moderati dalla dottoressa Francesca Tessitore del comitato “NoBiodigestore”, sono intervenuti i medici Paolo Fierro di Medicina Democratica, Gennaro Esposito dell’Isde Campania, Luigi Montano, uroandrologo, coordinatore del progetto di ricerca “Ecofoodfertility”, l’ingegner Giovanna Moretti del comitato #NoBiodigestore, Enzo Tosti per “Stop Biocidio”, insieme a rappresentanti di forze politiche, associazioni e cittadini.

Durante l’incontro i medici hanno argomentato, con studi e rilevazioni scientifiche, i dati allarmanti sulla forte crescita delle malattie croniche-degenerative tra le popolazioni dei territori altamente inquinati come lo sono i comuni della cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Il dottor Gennaro Esposito ha dettagliatamente illustrato gli aspetti negativi degli impianti di biodigestore anaerobici individuando come alternativa gli impianti di compostaggio aerobici. Il dottor Paolo Fierro ha argomentato sulla necessità di opporre dissenso a ogni nocività aggiuntiva nei territori sinora non bonificati al fine di ridurre il rischio dell’effetto cumulo conseguente sulla salute.

Il dottor Luigi Montano ha presentato il suo progetto “Ecofoodfertility” che nasce in Campania e oggi coinvolge diverse aree d’Italia e d’Europa e ripreso da importanti centri di ricerca dome Cnr e Iss. Progetto che, con metodo innovativo d’indagine scientifica, individua nel seme maschile un indicatore particolarmente sensibile e precoce di danno ambientale e di salute generale (il seme “sentinella”) valutando come e quanto gli inquinanti ambientali influenzano negativamente la salute e la capacità riproduttiva delle popolazioni che vivono in tali aree e quali misure concrete di contenimento e prevenzione sarebbero necessarie in attesa della riqualificazione territoriale. – continua sotto – 

Da parte loro, gli attivisti Giovanna Moretti e Vincenzo Tosti hanno ribadito l’impegno delle associazioni al contrasto al biodigestore di “Ambyenta” e a qualsiasi impianto che potrebbe aggravare le condizioni ambientali del territorio. È stato posto l’accento, inoltre, sulla disapprovazione dei pareri favorevoli al biodigestore rilasciati in conferenza dei servizi da parte di Arpac e Asl che hanno indotto alla positiva Via – Valutazione di Impatto Ambientale degli organi regionali. “Pareri che ci lasciano completamente scoperti e vulnerabili e che le associazioni sono pronte a contrastare nelle sedi opportune”, hanno commentato i promotori a margine dell’incontro. SOTTO UNA GALLERIA DI FOTO (credits: Salvo De Rosa)

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