Aversa (Caserta) – Nel mentre fioccano le multe agli esercizi del Seggio, e non solo, il Comune di Aversa non dà riscontro alle richieste dei locali della movida di mettere i tavoli in strada e il Tar lo condanna a rispondere alle richieste entro novanta giorni, pena la nomina di un commissario ad acta. – continua sotto –
Sono di ieri le sentenze del (3607 e 3610) con le quali la quinta sezione del Tar Campania ha accolto i ricorsi di “Casa Cimmino” e “La Bodeguita del Seggio”, difesi dall’avvocato amministrativista Fabrizio Perla, relativamente all’obbligo di provvedere sulle istanze di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, pendenti addirittura dal 31 marzo 2022.
E se è vero che l’obbligo di fornire risposta non vuol dire automaticamente ottenere l’autorizzazione, è quanto meno singolare, oltre che ingiustificabile, che il Comune a tutt’oggi, mentre emette multe a raffica, viene dichiarato dal Tar inadempiente, illegittimamente silente e inerte nei confronti dei locali, nonostante abbiano fatto tutto quanto previsto dallo stesso ente per mettersi in regola.
In particolare, osserva il Tar, aderendo alla tesi dell’avvocato Perla, “nella fattispecie in esame l’obbligo di provvedere sulla presentata istanza concessoria riguardante l’occupazione del suolo pubblico discendeva direttamente dall’avviso del 30 marzo 2022 con cui la civica amministrazione aveva invitato “le ditte interessate a mantenere l’occupazione dell’area già concessa a produrre istanza al settore Suap come da modello allegato”. – continua sotto –
Essendosi con tale avviso l’amministrazione vincolata a vagliare le indicate istanze, per il Tar “devono ritenersi sussistenti nella fattispecie in esame tutti i presupposti per il positivo scrutinio della proposta domanda, considerato che l’omessa adozione del provvedimento finale assume il valore di silenzio-inadempimento (o rifiuto) nel caso in cui sussisteva un obbligo giuridico di provvedere”. Una situazione alquanto paradossale.