Aversa, insulti e offese personali: ancora una seduta di Consiglio “degradante”

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Un teatrino. Ancora una volta una seduta del Consiglio comunale si è trasformata in una baraonda con insulti ed offese personali che si è protratta per la prima ora dei lavori, coinvolgendo, come oramai prassi, il presidente del Civico consesso, Roberto Romano, palesemente in affanno nella conduzione dei lavori. – continua sotto –  

Unica cosa certa è la mancanza continua di una maggioranza da parte del sindaco Alfonso Golia che, però, nonostante le voci di possibili dimissioni in casi di mancanza di numeri, ha continuato a sedere sulla poltrona di primo cittadino. Si sono registrati momenti di tensione intervallati da veri e propri numeri di avanspettacolo. Uno spettacolo, come sottolineato da entrambe le parti, che ha evidenziato il degrado della politica cittadina.

Tutto è nato, quando, in apertura dei lavori, la consigliera comunale di maggioranza Olga Diana, dei “Moderati per Aversa”, ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno per poter procedere prima di ogni altra cosa, alla nomina del presidente del Collegio dei revisori, argomento aggiunto solo in un secondo momento tra quelli in discussione. Una richiesta che ha portato ad interventi di diversi esponenti dell’opposizione, tra cui Paolo Santulli ed Eugenia D’Angelo (Pd di opposizione), Alfonso Oliva (FdI), Gianluca Golia e Francesco di Palma (Gruppo per Aversa) e Clotilde Criscuolo, Luigi Dello Vicario e Carmine Palmiero (indipendente) che hanno stigmatizzato la proposta che non aveva, di fatto, alcun fondamento anche perché la maggioranza non avrebbe potuto votare il presidente del Collegio dei revisori dei conti.

Un dibattito surreale, quasi da teatro dell’assurdo, come evidenziato anche da molti dei presenti, che ha portato ad utilizzare toni forti, come quando il consigliere comunale di maggioranza Mariano Scuotri ha parlato di «sala consiliare simile ad un postribolo» provocando le reazioni di Paolo Santulli e Alfonso Oliva che hanno evidenziato come la maggioranza abbia fatto tutto da sola infilandosi in una strada senza uscita. A questo proposito, da evidenziare l’intervento della consigliera D’Angelo che ha chiesto al sindaco di capire «perché questa maggioranza, pur sapendo di non avere i numeri, ci ha tenuto a mettere come primo punto all’ordine del giorno l’elezione del presidente del collegio dei revisori dei conti, facendo l’ennesima figuraccia». – continua sotto –  

Immediata la risposta del sindaco Golia: «Si tratta di un fatto politico: volevamo dimostrare che la maggioranza è compatta e che solo un’assenza per motivi personali di una nostra consigliera ha portato alla mancata elezione del presidente del collegio dei revisori». Da Oliva, Palmiero, Santulli, Criscuolo e D’Angelo la sottolineatura della continua mancanza di numero legale. «Sindaco, – ha dichiarato il consigliere Oliva – lei continua ad amministrare pur non avendone i numeri. Ora riuscirà a portare a casa anche il bilancio preventivo per il 2023 ed andrà avanti arrabattandosi per i prossimi dieci mesi sino a giungere alla fine della consiliatura e sarà ricordato solo per questo, per essersi trascinato sino alla fine».

Alla fine, una votazione per eleggere il presidente del Collegio dei revisori dei conti c’è stata, ma solo per dimostrare che la maggioranza poteva contare su dodici voti, sindaco compreso. Tra i dieci commercialisti che hanno presentato il curriculum per la nomina le preferenze sono andate ad Aldo Pellegrino, di Mondragone, ma i voti necessari dovevano essere tredici, per cui l’argomento è stato rinviato dopo che per esso era stato chiesto una discussione urgente. Insomma, i due componenti del collegio dei revisori dei conti Aniello Ambrosia, Maria Carmela Ferluca, scelti per estrazione dalla Prefettura, dovranno ancora attendere per conoscere il nome del presidente.

Subito dopo, in pratica dopo due ore abbondanti di dibattito a vuoto, si è passati a discutere dei punti all’ordine del giorno partendo dalle interrogazioni. La prima ha riguardato la situazione dell’inquinamento atmosferico in città. Aversa, come ha ricordato il consigliere Luigi Dello Vicario, è la più inquinata della provincia di Caserta ed ha auspicato che l’amministrazione, oltre a porre in essere rimedi per la riduzione dello smog, si faccia portavoce presso l’Arpac per aumentare le centraline di rilevamento. Al momento, infatti, ve ne è solo una nel cortile del Liceo Classico “Domenico Cirillo”, in via Ettore Corcioni. Una seconda interrogazione ha riguardato la situazione dei trasporti pubblici all’interno della città dove non sono mai partite le due navette previste nel capitolato sottoscritto dalla Publiparking. Sempre in tema, il presidente del Consiglio ha rivelato l’esito di un controllo che ha rilevato la presenza di 59 paline di fermate di bus abusive.

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Redazione
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