CASAL DI PRINCIPE. Una ragazzina o un banale litigio tra adolescenti, nessun atto camorristico. La camorra avrebbe agito con ben altri sistemi se avesse voluto colpire.
I carabinieri della compagnia di Casal di Principe, coordinati dal capitano Andrea Corinaldesi, sembrano non aver dubbi sul ferimento, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, di L.O., figlio 16enne, dellimprenditore Michele Orsi, collaboratore di giustizia nellambito degli appalti della Eco4, ucciso da un gruppo di fuoco del clan dei casalesi il 2 giugno del 2008, in prossimità del ‘Roxy Bar’ al Corso Dante a Casal di Principe.
Il ragazzo, che è stato colpito di striscio da una coltellata inferta da un altro giovane coetaneo, almeno stando al racconto che ha reso agli investigatori nella mattinata di lunedì, era con altri amici nei pressi di un bar del paese, quando sarebbe nata una classica rissa da movida, una lite tra bulli, terminata con la comparsa di un coltello che ha colpito il giovane al fianco.
Lepisodio non è stato nemmeno denunziato alle forze dellordine e al pronto soccorso della clinica Pineta Grande, dove si è fatto medicare, ha dichiarato di essere caduto finendo sopra un pezzo di vetro. Solo dopo che la voce della lite si è sparsa per il popoloso centro dellagro aversano, i militari hanno dato il via alle indagini sullepisodio ascoltando il giovane ed altri testimoni presenti al momento della lite. Nessuno dei giovani sentiti, però, ha saputo fornire elementi utili allidentificazione degli aggressori. Le indagini dei carabinieri continuano per verificare la fondatezza dellipotesi.
Il padre del giovane ferito, Michele Orsi, fu ucciso in un agguato poco meno di tre anni fa, alletà di 47 anni. Luomo era stato arrestato nellaprile del 2007 insieme al fratello e ad esponenti di primo piano del mondo politico casertano, per reati commessi nellambito della gestione della ditta Eco4 del Consorzio Rifiuti Ce4. Successivamente, limprenditore rese reso ai pm della Dda di Napoli dichiarazioni che riguardavano i rapporti che vi sarebbero fra il sistema politico-giudiziario e i boss della camorra.