M5S Capua, Buompane e Micillo respingono accuse di Caiazzo: “Scelte fatte con trasparenza e coinvolgimento”

di Redazione

Capua (Caserta)Giuseppe Buompane e Salvatore Micillo, rispettivamente coordinatore provinciale e regionale del MoVimento 5 Stelle, fanno alcune precisazioni alla luce delle ultime dichiarazioni di Roberto Caiazzo, ex portavoce comunale dei pentastellati a Capua. – continua sotto –

“Sulla asserita mancanza di democrazia interna di cui Caiazzo accusa il M5S – esordiscono Buompane e Micillo – ci teniamo solo a dire che tutte le scelte operate su Capua sono state vagliate nella massima trasparenza e nel più ampio coinvolgimento. La stessa costruzione della coalizione progressista che ha sostenuto e portato al governo cittadino Adolfo Villani, nonché la stesura del programma elettorale, è stato un processo largamente partecipativo di cui lo stesso Roberto Caiazzo è stato fattivo protagonista e convinto fautore”.

Poi precisano che “Roberto Caiazzo non ha ricoperto nessun incarico di natura politica nell’amministrazione Villani di Capua; l’unico incarico con connotazione politica ascrivibile al M5S è quella dell’assessore Vincenzo Corcione. Roberto Caiazzo, nella sua qualità di libero cittadino, ha ricoperto il ruolo di consulente del sindaco Adolfo Villani non concertando con nessun organo politico del M5S né con la portavoce eletta, Nunzia Miccolupi, questo suo impegno. Si trattava, invero, a quanto ci consta, di un ruolo prettamente tecnico”.

Quanto alle dichiarazioni di Caiazzo in merito alla sospensione di alcuni iscritti locali del M5S di Capua dal costituendo gruppo territoriale e che lo avrebbero portato alla decisione di allontanarsi dal percorso del movimento a Capua, Buompane e Micillo ci tengono a ribadire, “senza scendere in particolari che restano opportunamente coperti da riservatezza”, “che eventuali valutazioni approfondite su alcuni iscritti restano prerogativa del M5S, dei suoi organi politici e del presidente Giuseppe Conte”. – continua sotto –

“Di certo, non si può pensare – continuano – di sparare contro il M5S e i suoi portavoce oppure candidarsi contro le liste del M5S e aspettarsi che questi comportamenti non vengano attentamente valutati prima di avallare l’ingresso in un organo politico fondamentale, qual è il gruppo territoriale del M5S. Così come la scelta della figura assessoriale in capo al M5S, identificata nella persona dell’avvocato Vincenzo Corcione, è stata ispirata dal massimo rispetto della volontà popolare e della meritocrazia”.

“Questa è la democrazia interna e la trasparenza del M5S. – concludono – a meno che qualcuno non voglia assumere lo schema democratico della ‘Fattoria degli Animali’ di George Orwell, dove ‘tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri’”.

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