Cesa (Caserta) – “Avevamo fretta di aprire questo spazio, avevamo fretta di restituirlo alla comunità”. Con queste parole il sindaco Enzo Guida ha aperto la cerimonia di inaugurazione della piazzetta e del parco giochi “Emanuela Loi” e degli orti sociali “Angelo Vassallo”. Opere sorte, infatti, su un bene confiscato alla camorra. “Il terreno in via Rosa Parks – ha spiegato il sindaco – è stato in maniera definitiva confiscato nel 2014 ma abbiamo dovuto attendere ben 3 anni, per poterlo avere nella disponibilità del nostro ente”. – continua sotto –
In presenza di Marcello Loi e Giuseppa Catalano, rispettivamente partenti di Emanuela ed Agostino, agenti di scorta del giudice Paolo Borsellino, morti nella strage di via D’Amelio, dell’assessore regionale alla sicurezza e legalità Mario Morcone, si è tenuta l’iniziativa. Dopo la benedizione del parroco don Giuseppe Schiavone, ci sono stati i vari interventi, con la lettura di un messaggio pervenuto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del presidente Anci Campania Carlo Marino e del presidente della Provincia Giorgio Magliocca. Nel corso della cerimonia è intervenuto, in rappresentanza della Fondazione Angelo Vassallo, Nicola Arpaia e Fosca Pizzaroni dell’associazione Toponomastica Femminile.
Oltre al sindaco, in rappresentanza dell’amministrazione comunale sono intervenuti il vicesindaco Giusy Guarino, che ha evidenziato la presenza di giochi inclusivi a favore dei bambini diversamente abili, l’assessore ai beni confiscati Gina Migliaccio, che ha portato i saluti anche di Roberta Gatani, figlia di Adele Borsellino, il consigliere comunale delegato al decoro Urbano Francesco Maria Turco, sul progetto di abbellimento del paese attraverso i murales. Nell’occasione, infatti, sono stati scoperti anche due opere, dedicate a Loi e Vassallo, realizzati dall’artista Davide Montuori. “I lavori sono state realizzati in parte con fondi regionali – ha spiegato il sindaco Enzo Guida – ed in parte con fondi del bilancio comunale”.
“Con la piazzetta, il parco giochi e gli orti sociali abbiamo restituiamo alla collettività quello che le mafie avevano tolto. È noto che le organizzazioni criminali temono la confisca dei beni e delle ricchezze illecitamente accumulate più del carcere. Consegnare ai bambini, in particolare, questi spazi è un segnale importante di legalità ed aiuta a diffondere valori positivi. Ciò anche attraverso la scelta di dedicare alla memoria di Emanuela Loi ed Angelo Vassallo questi luoghi, simboli di impegno a favore dello Stato, che hanno pagato con la morte lo spirito di servizio. Al tempo stesso contribuiamo a riqualificare una zona periferica del paese”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA