Aversa, Golia: “Romano ha preferito interesse personale”. E cita Moro: “Ora una politica che guardi al dopodomani”

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – L’esperienza amministrativa di Alfonso Golia si è conclusa prematuramente, con otto mesi anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato, dopo che ieri, in Consiglio Comunale, la votazione del bilancio previsionale è finita in parità: 12 voti della maggioranza (compreso il sindaco) e 12 dell’opposizione, con un solo astenuto, risultato determinante. – continua sotto – 

Parliamo del presidente dell’Assise, Roberto Romano, già candidato sindaco del M5S, eletto nel 2018 tra le fila dell’opposizione e passato, nel dicembre 2019 in maggioranza nell’ambito del “ribaltone” che, dopo il passaggio di parte del Pd (Santulli, D’Angelo e Danzi) nell’opposizione, scongiurò già allora lo scioglimento del Consiglio. Intervenendo prima della votazione, Romano (che spesso è stato “ago della bilancia” negli ultimi anni per tenere in vita l’amministrazione Golia) ha motivato la sua scelta ritenendo che non era possibile più proseguire con un’amministrazione in preda al caos.

Golia ha quindi preso atto di quanto stava accadendo e rassegnato le dimissioni. Si attende, ora, la nomina, entro i prossimi giorni, di un commissario prefettizio per lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione fino alle elezioni che si terranno tra aprile e giugno del 2024.

All’indomani del Consiglio, in una lunga dichiarazione rilasciata a Pupia.Tv (GUARDA IL VIDEO IN ALTO), Golia ha manifestato la propria indignazione verso l’atteggiamento di Romano e la preoccupazione per i finanziamenti che la città avrebbe dovuto ottenere a breve per opere pubbliche, auspicando che il commissario prefettizio si impegni affinché vadano in porto. Sul tema della eventuale ricandidatura a sindaco, invece, ha preferito non sbottonarsi. A seguire alcuni passaggi delle dichiarazioni di Golia. – continua sotto – 

Il comportamento di Romano – “Se me lo aspettavo? Devo essere sincero no. Anche perché negli ultimi giorni Romano è stato con me anche a degli appuntamenti istituzionali durante la processione dedicata alla Santa Maria Francesca, ed è venuto anche a farmi gli auguri per il battesimo di mio figlio la scorsa domenica. Mi ha sempre detto che stava mantenendo una posizione utile per avere una maggiore chiarezza della coalizione. Anche la mattina del Consiglio comunale mi aveva ribadito che la sua posizione critica poteva essere sanata da un documento che sanciva la compattezza della maggioranza fino a fine mandato e soprattutto per la prossima consiliatura. Documento che, ovviamente, nessuno si è tirato indietro di sottoscrivere perché fortunatamente, eccetto lui, siamo tutte persone accomunate da una visione politica. La sera prima avevamo una riunione di maggioranza concordata anche con lui, il quale aveva avuto la brillante idea di convocare ogni singolo gruppo. Ci eravamo dati appuntamento alle 22:30 ma Romano non si è presentato, spegnendo il telefono. Si dice che un uomo valga quanto la sua parola e credo che non debba aggiungere altro.

Preoccupazione per finanziamenti – “Sono sereno ma dispiaciuto. Dispiaciuto perché so quanto lavoro in questi ultimi mesi doveva andare a concretizzazione e soprattutto sono preoccupato per le sfide che ci aspettano in questi mesi. Come è noto, Aversa rientra in un importante asse di finanziamento, il Pon Metro Plus, il quale consegnava ad Aversa 8 milioni di euro per l’innovazione sociale, per andare a contrastare le povertà, compresa quella educativa, e tutta una serie di fragilità. Per ottenere quei finanziamenti la città deve elaborare delle schede progettuali. Il mio auspicio ma anche fin da subito la mia massima disponibilità con il commissario prefettizio per far sì che la città non perda questa importantissima, se non unica, occasione per lo sviluppo sociale.

Il bilancio non approvato – E’ sicuramente un giorno dove perde la politica, dove perde la città, perché il documento contabile che stavamo per approvare era ricco di atti fondamentali, penso al Piano triennale per i finanziamenti del Pnrr, al Pics, al piano assunzionale dove continuavamo la battaglia ad un precariato infame e quindi parliamo della vita di persone. Approvammo un piano occupazionale con delle nuove assunzioni, e quindi parliamo di miglioramento dei servizi e della riorganizzazione della macchina amministrativa. – continua sotto – 

“Romano ha preferito l’interesse personale” – “Parliamo di cose concrete, ma purtroppo qualcuno, che porta il nome di Roberto Romano, evidentemente all’interesse collettivo, come si evince dal suo intervento, ha preferito anteporre il suo interesse individuale, politico e personale. E questa è una ferita che la politica, quella bella, quella sana, quella che ‘guarda al dopodomani’, richiamando una celebre frase di Aldo Moro, deve fare un grande lavoro di ricucitura in questi mesi, consapevoli, tutti noi, che nessuno è escluso da grandi responsabilità, io in primis, perché quando va a casa un’amministrazione soprattutto a sette otto mesi dal voto e quindi dal momento del giudizio popolare ci possono essere tantissime motivazioni”.

“Strategia pre-elettorale” – “Probabilmente qualcuno ha avuto paura di farci arrivare ad una campagna elettorale con un sindaco in carica. Non c’è problema. A me non appassionano le inaugurazioni, abbiamo completato tanti cantieri e non ho fatto tagli di nastro perché credo convintamente che non servono gli specchietti per le allodole per dimostrare quanto lavoro e quanta visione c’è in questa amministrazione che è partita dal giugno 2019.

Cantieri aperti ma anche cantieri che si chiuderanno – Ma la città vedrà i cantieri che si continueranno ad aprire e me lo auguro vivamente, ma soprattutto vedrà i cantieri chiudersi e penso a Piazza Mercato, alla Casa del Fascio, penso al giardino Orineti, ai giardini della Real Casa dell’Annunziata e dell’abbazia di San Lorenzo. Penso al Parco San Lorenzo, penso al biolago in via della Repubblica, di cui ricordiamo tutti le condizioni con una discarica a cielo aperto e l’erba che arrivava ad un metro. Oggi invece lì stanno lavorando per farlo diventare un luogo bello, un luogo di aggregazione, un luogo di socializzazione dove accanto sorgerà il campus universitario, con dei nuovi laboratori e quindi per dare linfa alla ricerca. Ma soprattutto nasceranno i luoghi dove ci sarà una vera aggregazione lavorativa per le giovani start up degli studenti che questo territorio ha formato. E non è il programma elettorale. Questa è parte di quello che abbiamo già fatto, che già è successo e che qualcuno indegnamente ha provato ad interrompere”.

“Ci sarò sempre” – “Un ringraziamento, vero, sincero alla mia città, alla mia comunità, la quale non ha fatto mai mancare il proprio affetto, il proprio sostegno, affetto e sostegno che difficilmente sarò e sono stato in grado di ricambiare. Il mio pensiero va a loro. E’ vero, io non sarò più il sindaco, quindi non porterò più la fascia tricolore, ma voglio tranquillizzare la comunità: non perderanno una guida, ci sarò sempre. Continuerò a girare i quartieri per parlare con la città. Fortunatamente in questi anni non ho mai perso quel legame forte, vero, sincero che ho sempre avuto con i cittadini, per loro io ci sarò sempre. Aversa è la città che amo e che amerò per sempre. E questo non vuole essere un messaggio di sofferenza. Ma è un messaggio di una persona che ha le idee chiare, che sa che c’è tanto ancora da fare. Ma soprattutto sa bene che la città di Aversa è molto più avanti rispetto alla sua classe dirigente”.

Ricandidatura? – Il tema oggi non è soltanto la ricandidatura, perché quella è frutto di un lavoro di squadra e di una condivisione con tutte le parti sociali. Quello che è certo è che la mia persona resterà a disposizione della città. Ma soprattutto quel metodo che abbiamo portato, quei valori, quella rappresentazione e divisione non saranno mai sfiduciate. Anzi, andremo avanti, porteremo avanti il nostro progetto politico con rispetto, con rigore, con trasparenza ma soprattutto con la partecipazione. Perché uno degli elementi che ha contraddistinto questa amministrazione è sempre stata la volontà maniacale di aprire sempre alla partecipazione. Fare di tutto affinché la cittadinanza attiva potesse partecipare, decidere, esserci con l’amministrazione. Ed è sotto gli occhi di tutti che quello che vi sto dicendo realmente è successo e penso a tanti, tanti, tanti finanziamenti che abbiamo ottenuto grazie a questo metodo sui beni confiscati sport, inclusione sociale. Penso alle attività culturali insieme al terzo settore, le associazioni, il calendario estivo, il Natale, i festeggiamenti del Millennio, Aversa, Città della Musica. Un cambio di passo che questa città merita e che continuerà a meritare. Non grazie al sindaco Alfonso Golia ma grazie a tante donne ed uomini che credono nei valori della democrazia e nei valori della libertà, animatori dell’uguaglianza per contrastare i personalismi, le clientele per contrastare una politica rozza dei soliti noti.

“Io ci credo ancora” – E questo lo faremo nello spirito della libertà di una grande comunità, di una storia millenaria che riesce ad essere comunità unita, solidale, accogliente, soprattutto nei momenti di difficoltà. Li abbiamo superati tanti insieme e sono certo che questo momento complicato. Lo supereremo con la stessa determinazione che abbiamo messo in campo in questi anni. Il mio sorriso non è stato scalfito perché il mio è il sorriso di un figlio, di questa terra, di un giovane padre che sa che non bisogna mai arrendersi e bisogna continuare a crederci. Io ci credo. Continuiamo a crederci insieme”.

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