Aversa (Caserta) – Roberto Romano, ex presidente del Consiglio comunale di Aversa, non ci sta ad essere considerato il responsabile della caduta dell’amministrazione comunale né a subire gli attacchi operati con false notizie da parte dei suoi “avversari”. – continua sotto –
“Posso accettare le vignette satiriche diffuse sui media ma non – dice Romano – false notizie come quella diffusa con una foto che mi ritrae insieme a Paolo Santulli e Alfonso Oliva seduti al tavolo di un ristorante per ‘brindare’ alla caduta dell’amministrazione Golia. Quella foto è un falso perché, insieme a tanti altri componenti del Consiglio comunale, eravamo nel Bar Roma, antistante la casa comunale, durante una fase di sospensione dell’attività consiliare per consumare un caffè tra amici e colleghi”.
Circa la affermazione di chi, prima fra tutti il sindaco, lo considera il responsabile della conclusione anticipata della consiliatura, Romano tiene a precisare che la sua astensione era prevedibile perché “il giorno 11 settembre si è tenuto un Consiglio comunale per l’approvazione del Dup – Documento unico di programmazione e in quell’occasione mi sono astenuto dal voto motivando con il rilievo di anomalie presenti nel documento, quindi era prevedibile che adottassi la stessa scelta per il bilancio di previsione, essendo questo propedeutico e conseguenziale al primo non avendo la maggioranza preso in considerazione le mie perplessità per una rivalutazione complessiva del documento”.
“Così facendo, l’amministrazione Golia – continua Romano – ha dimostrato che la sua politica era concentrata solo sulla logica dei numeri”. “Infatti, – ricorda – come si è potuto rendere conto chiunque abbia ascoltato l’intervento finale del sindaco, dopo aver chiarito di aver presentato le dimissioni al segretario comunale e ribadito di non essere più il sindaco della città Golia ha tentato con varie argomentazioni di convincere me o qualcuno della minoranza a votare come la maggioranza adducendo, fra l’altro, l’ipotesi che quello che Aversa non avrebbe realizzato per la conclusione anticipata della amministrazione avrebbe danneggiato il mondo intero. Basta sentire le frasi finali di quell’intervento”. – continua sotto –
“Aderendo alla sua richiesta di considerare voto tecnico quello del bilancio, Golia ha dimostrato attaccamento alla poltrona perché, – spiega Romano – approvato il bilancio, non avrebbe avuto più motivo di tenere fede all’impegno di dimettersi, sempre che avesse protocollato le dimissioni comunicate al Consiglio, ma anche se le avesse protocollate comunque avrebbe potuto ritirarle nei tempi previsti dalla legge”.
Quindi, – conclude l’ex presidente dell’Assise – Golia ha tentato di mettere in atto l’ultimo colpo rimastogli per continuare ad occupare la poltrona fino al termine naturale della consiliatura, finita in anticipo per la divisione interna del Pd che Golia non è riuscito a ricucire malgrado fosse il suo partito e numericamente il maggior partito della coalizione che gli ha consentito di vincere le elezioni”.