CASAL DI PRINCIPE. Il giovane movimento politico Casale cè esprime tutto il suo rammarico sulloperato dei vari commissari prefettizi che si sono succeduti nel comune di Casal di Principe in soli dieci mesi.
Chiamati a ripristinare la legalità nel nostro comune, – affermano dal movimento – dopo lannullamento delle elezioni da parte del ministro degli Interni, si ritrovano oggi ad essere causa di stagnazione della casa comunale, provocando non pochi disagi e molte ansie ai cittadini casalesi, questi ultimi visti come individui, e non comunità, sui quali far gravare gli errori delle precedenti amministrazioni ma anche degli stessi commissari che si sono avvicendati nel tempo alla guida del nostro comune. Uno su tutti ricordiamo come in questi giorni i nostri concittadini stiano rincorrendo le cosiddette bollette pazze dei canoni idrici inviate dalla commissione straordinaria per chiedere il pagamento relativo allanno 2007, preparate in un lasso di tempo così breve (dato che 31 dicembre 2012 sarebbero cadute in prescrizione) da commettere uninfinità di errori (uno su tutti la composizione degli stati di famiglia), ma soprattutto stabilendo tariffe forfettarie che vadano a coprire il debito in essere da parte del comune nei confronti del consorzio, e non tariffe stabilite sulleffettivo consumo di acqua da parte dei cittadini.
Daltra parte continuano dal movimento ci ritroviamo in una situazione dove i servizi sono totalmente assenti (vedi la raccolta dei rifiuti), ma soprattutto nellambito delle politiche sociali, la cosiddetta legge 328, ci ritroviamo in una fase di stallo, con i contributi destinati alle famiglie fermi, erogazione di prestazioni sanitarie bloccate, senza dimenticarci che il comune di Casal di Principe, sotto le diverse amministrazioni, è stato per diversi anni comune capofila nellambito sociale, conseguendo buoni risultati, invece oggi grazie alla completa inattività e non curanza di questi paladini della legalità il comune di Casal di Principe è stato destituito dalla guida dellambito delle politiche sociali, ulteriore mortificazione, questa, per il comune di Casal di Principe.
In tutto ciò concludono ci chiediamo con molta franchezza ma con speranze tuttaltre che positive, dove saranno in grado di portarci questi traghettatori da qui allindizione di nuove elezioni (forse nel 2014!)? E forse non era meglio che il riscatto della comunità casalese fosse avvenuta sotto la guida di unamministrazione scelta dallo stesso popolo dato che questi signori stanno solo usurpando i diritti dei cittadini considerandoli tutti degli ignoranti malfattori?.