CASAL DI PRINCIPE. Il giudice di pace di Trentola Ducenta, avvocato Stefania Graziano, ha accolto il ricorso con compensazione parziale delle spese, avverso la richiesta di pagamento dei canoni idrici depurazione e fognature per lanno 2007, inviata dai commissari del comune di Casal di Principe, al ragionier Luigi Furia.
Più che per il valore intrinseco dellimporto da pagare, spiega Furia il ricorso era stato presentato dallo studio dellavvocato Daniele Di Sarno, per sostenere un principio di legalità contro una strana procedura messa in atto dal Comune, che pretendeva da parte di 5.804 famiglie, una somma pari a 1.185.806,31 euro per lanno 2007, calcolata su consumi forfettari presunti in base a un regolamento adottato ad usum delphini dagli stessi commissari, si badi bene il 28 agosto 2012.
Il citato regolamento idrico, continua Furia come si è visto, del tutto illegittimo e inapplicabile comunque per lanno in questione, (ma semmai a decorrere dal 2013 stante la giurisprudenza in materia tributaria), ha suscitato da subito, petizioni popolari di protesta, ricorsi di annullamento al Giudice di Pace, al capo dello Stato e interrogazioni parlamentari al ministro dellInterno e, manco a farlo apposta, è stato poi addirittura abrogato e sostituito in data 3 luglio 2013 con la delibera commissariale numero 50. Come avrebbe detto Voltaire: Il tempo è galantuomo, rimette a posto ogni cosa e ripara i torti, per cui ci auguriamo che, in attesa di ulteriori imminenti decisioni in merito al guazzabuglio fatto presso il nostro comune sul problema dellacqua, i signori commissari vogliano rendersi conto che per i cittadini casalesi la legalità è un ottimo valore che va non solo enunciato, ma principalmente applicato in qualsiasi momento e occasione.
A questo punto, conclude Furia non sembri strano, se per il bene del paese, per dimostrare che non solo Cesare ma anche sua moglie sia immune da critiche, si voglia disporre per linvio presso il Comune di Casal di Principe di unapposita commissione per giudicare con tutta tranquillità la trasparenza e la correttezza delloperato amministrativo dei nostri commissari che hanno del resto anche ottenuto una proroga di altri sei mesi, con buona pace e benedizione da parte dei nostri vecchi e nuovi politicanti.