Cesa (Caserta) – La Vendemmia Eroica dell’Asprinio è stata protagonista assoluta della prima rassegna del Patrimonio Immateriale regionale della Campania al “Next” di Capaccio Paestum durante la quale, nello stand messo curato dalla Pro Loco Cesa, è stata presentato il fascino di una tradizione millenaria. Tre giorni intensi con un programma ricco e variegato di attività che hanno permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza culturale profonda che ha celebrato e preservato le tradizioni uniche della Campania. – continua sotto –
Lo stand della Vendemmia Eroica ha rappresentato un’esperienza immersiva per gli avventori cercando di ricreare i sensi e la cultura di questa pratica nonché, in collaborazione con il consorzio Vitica, è stata l’occasione per celebrare il gusto del prodotto finito: il vino Asprinio, presente sia in versione ferma che in quella spumante delle cantine aderenti all’iniziativa: Cantine Martusciello, Cantine Palazzo Marchesale, I Borboni, Aspirino De Angelis, Cavasete, I Vilignatori, Drengot e Vitematta.
Un’occasione importante per fare rete e creare il dialogo tra gli attori principali della valorizzazione e diffusione della cultura del patrimonio. La partecipazione, infatti, ha significato immergersi in questo mosaico rappresentato da uno dei tasselli che contribuiscono a raccontare la storia e le conoscenze di un territorio ricco di storia, offrendo un impatto emotivo e culturale profondo. A ciò ha contribuito la presentazione del Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania, che non è solo un elenco, ma un viaggio narrativo attraverso le tradizioni, le arti, e i sapori che hanno plasmato l’identità culturale della regione.
Insieme alla Pro Loco di Cesa con la Vendemmia Eroica dell’Asprinio, a rappresentare l’agro aversano erano presenti la Pro Loco di Carinaro con “Le Mazze di Santa Eufemia”, la Pro Loco di Casaluce con la traslazione della Sacra Icona della Madonna di Casaluce, l’associazione “La Voce di Parete” con “Il Volo dell’Angelo”, la comunità di San Marcellino con il “Ballo del Santo di San Marcellino”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA