Carinaro, Buonanno: “Volevano spostare cubatura da ex depuratore ad altre zone, lo abbiamo impedito”

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Un tentativo di “deviare” 12mila metri quadrati di terreni edificabili dall’area dell’ex depuratore ad altre zone attualmente agricole ma con un “futuro edificatorio”. A denunciarlo è il consigliere comunale indipendente Vittorio Buonanno che, dopo le pesanti accuse ricevute dal sindaco Nicola Affinito per il suo “no” alla realizzazione di un asilo nido, una scuola elementare e un poliambulatorio dell’Asl sui suoli dell’ex depuratore, non ci sta a passare come colui che vuole favorire la speculazione edilizia. – continua sotto –

Attacchi rivolti dal primo cittadino anche al gruppo di opposizione guidato dall’ex sindaca Annamaria Dell’Aprovitola e agli altri due indipendenti Rachele Barbato e Stefano Masi che, con il loro “niet”, hanno mandato sotto la risicata maggioranza di Affinito determinando la mancata approvazione della variante urbanistica necessaria per concretizzare un progetto da 5 milioni di euro in quell’area che fu acquisita a patrimonio pubblico nel 2007 dall’allora amministrazione Masi.

Buonanno quelle accuse le rispedisce al mittente, anzi le “rovescia” completamente: “Io e altri colleghi che hanno espresso parere contrario non tuteliamo, secondo il sindaco e altri come l’ex vicesindaco Giuseppe Barbato, gli interessi della comunità? La verità – dichiara il consigliere – è che dietro quella delibera c’era probabilmente il tentativo di togliere dal piano regolatore, attraverso una variante urbanistica, 12mila metri quadrati di terreno edificabile, costituti dall’area dell’ex depuratore al confine con Gricignano, attualmente Zona C, e spostarli in altre zone dove qualcuno ha acquistato terreni agricoli che fra un po’ di tempo sarebbero diventati edificabili”. Su chi sarebbero i proprietari di quei terreni, Buonanno si limita a dire che “basta verificare gli atti di compravendita”.

Una circostanza smentita dal sindaco e dalla maggioranza, come riferisce lo stesso Buonanno che, tuttavia, ha chiesto allora, senza successo, di mettere “per iscritto” che fine avrebbe effettivamente fatto quella consistente cubatura dopo il cambio di destinazione urbanistica se questo fosse stato approvato dal Consiglio. Delle considerazioni di non poco conto, queste di Buonanno, che sicuramente faranno salire la tensione negli ambienti politici. – continua sotto –

Ma dietro il parere contrario di Buonanno e degli altri consiglieri ci sono altre motivazioni di natura tecnico-giuridica, snocciolate in un ampio documento depositato in Consiglio da Stefano Masi e che pubblicheremo presto su queste colonne. In primis, i requisiti di partecipazione al bando per l’asilo nido. “Tra i requisiti del bando a cui ha partecipato il Comune – spiega Buonanno – c’era che, già al momento della scadenza di presentazione delle richieste, i suoli su cui costruire la struttura dovevano essere per impianti e attrezzature collettive, mentre l’ex depuratore era, ed è ancora oggi, a destinazione residenziale. Invece, l’amministrazione solo ora voleva cambiare la destinazione urbanistica. C’era quindi il rischio che, una volta completata l’opera, il Comune avrebbe dovuto restituire il finanziamento, fronteggiando un debito milionario che lo avrebbe portato al fallimento”.

Sul poliambulatorio Asl, poi, Buonanno ha affermato: “Sarebbe stata realizzata una struttura su un terreno edificabile da regalare all’Asl per 80 anni, senza sapere nemmeno se la stessa Asl la vuole poiché, ad oggi, non c’è nessun documento che attesti la disponibilità dell’azienda sanitaria. Non credo fosse una cosa così vantaggiosa per la comunità. Inoltre, anche in questo caso c’erano anomalie tecniche che avrebbero portato problemi al Comune. Mi riferisco al fatto che, per adottare la variante urbanistica finalizzata ad accogliere la casa di comunità dell’Asl, era necessario che l’ufficio tecnico dell’Asl trasmettesse il proprio progetto e l’atto di sua approvazione al Consiglio comunale. E, invece, siccome non è mai arrivato all’attenzione del Consiglio il progetto dell’Asl, nonostante l’opera sia di sua competenza e non del Comune, l’Assise ha approvato in una precedente seduta un progetto a firma del sindaco e dell’ingegnere in servizio all’ufficio tecnico comunale. Insomma, un provvedimento viziato da difetto di attribuzione e quindi da ritenere nullo”.

Intanto, sul suo ruolo in Assise, Buonanno ribadisce quanto affermato al momento dell’insediamento: “Voterò sempre a favore dei provvedimenti che ritengo ad esclusivo beneficio della comunità, come ho dimostrando con il sì alle prime due delibere nell’ultima seduta consiliare. E’ questo il ruolo di un consigliere indipendente”.

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