Iran, attacco vicino tomba Soleimani: oltre 200 morti. Teheran accusa Usa e Israele

di Redazione

E’ di almeno 211 morti e oltre cento feriti il bilancio delle esplosioni registrate oggi in Iran, a Kerman, sulla strada che porta al cimitero dove è sepolto il generale Qassem Soleimani, il capo delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, ucciso dagli Usa proprio quattro anni fa, il 3 gennaio del 2020, in Iraq. – continua sotto –

Le esplosioni sono state provocate da due bombe, hanno riferito i servizi d’emergenza, come riportano i media locali. I due ordigni, riferisce l’agenzia Tasnim, sarebbero stati nascosti in borse e attivati da remoto. Una delle esplosioni è avvenuta nei pressi della moschea Sahib al-Zaman. Le forze di sicurezza hanno rafforzato la loro presenza nell’area, dove sono state inviate numerose ambulanze per evacuare i feriti che stavano commemorando Soleimani.

Khamenei: “Ci sarà giusta punizione” – Ci sarà “una dura risposta” al “disastro” causato a Kerman dai “nemici malvagi e criminali della nazione iraniana”, ha dichiarato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. “I criminali dal cuore duro non potevano tollerare l’amore e l’entusiasmo delle persone nel visitare il santuario del loro grande comandante Qassem Soleimani. Fate loro sapere che i soldati del puro Soleimani non tollereranno la loro viltà e il loro crimine”, ha aggiunto Khamenei, sottolineando che “sia le mani macchiate del sangue degli innocenti, sia i cervelli corrotti che li hanno condotti a questo errore, saranno d’ora in poi il bersaglio della repressione e della giusta punizione”.

Ministro Interno: “Atto terroristico, risposta sarà potente e schiacciante” – La risposta dell’Iran a quest'”atto terroristico” sarà “potente e schiacciante” e sarà portata “nel più breve tempo possibile”, ha detto il ministro dell’Interno di Teheran, Ahmed Vahidi. “La situazione a Kerman è normale e sotto il controllo delle forze dell’ordine”, ha aggiunto Vahidi in diretta tv, secondo quanto riporta l’agenzia Irna. Il ministro ha precisato che la prima esplosione è avvenuta intorno alle 15 ora locale (le 12.30 in Italia), ma è stata la seconda, 20 minuti più tardi, a causare il maggior numero di vittime dal momento che ha colpito i soccorritori. – continua sotto –

Capo magistratura: “Mercenari Usa dietro esplosione” – “I terroristi dietro l’esplosione nel cimitero di Kerman sono mercenari di potenze arroganti (termine che l’Iran usa per gli Stati Uniti e i suoi alleati) e saranno certamente puniti”. Lo ha detto il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei, citato da Irna.

Usa: “Né noi né Israele coinvolti” – “Gli Stati Uniti non sono coinvolti nell’esplosione in Iran e non abbiamo ragione di pensare che lo sia Israele”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. “Non abbiamo indicazioni che Israele sia coinvolto” nella strage di oggi a Kerman, ha ribadito il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, secondo cui gli Stati Uniti “non hanno altri dettagli su chi possa essere il responsabile” della strage. “Le autorità statunitensi per il momento non dispongono di informazioni dettagliate in merito alle esplosioni che si sono verificate al cimitero della città di Kerman, in Iran, a seguito della quale sono morte oltre cento persone”. Lo ha detto il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, durante un briefing con la stampa. “Siamo dispiaciuti per le vittime innocenti e per le famiglie: al momento non siamo in grado di stabilire cosa sia accaduto o chi sia il responsabile”, ha aggiunto.

Dirigente Hamas ucciso a Beirut, Hezbollah accusa Israele – L’attentato segue l’uccisione, avvenuta martedì a Beirut, in Libano, dell’alto dirigente di Hamas, Saleh Al Arouri. “Una palese aggressione israeliana”, ha sostenuto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel corso di un discorso pubblico in cui ha fatto le sue condoglianze al capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e al popolo palestinese. Nasrallah ha poi espresso le sue condoglianze per i “martiri di oggi” in Iran: “Quello che è successo oggi a Kerman è un attacco contro i commemoratori di questo evento. Porgiamo le nostre condoglianze alle loro famiglie”, ha dichiarato. “Presentiamo le nostre condoglianze al nostro fratello, il grande sceicco Saleh al-Arouri, vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas, che è caduto da martire ieri durante un’evidente aggressione israeliana nella periferia sud di Beirut”, ha aggiunto poi Nasrallah, sottolineando che “il crimine di ieri”, ossia l’uccisione del numero 2 di Hamas, “non resterà impunito”. – continua sotto –

“Israele ha completamente fallito sul piano morale – ha scandito – Israele che assassina donne e bambini, che affama la gente e detiene il titolo di più grande genocida della storia morale”. “Hamas ha il più forte sostegno della sua storia all’interno della popolazione palestinese ed è un grande risultato. L’immagine di Israele nel mondo è crollata”, ha detto il leader di Hezbollah. “Se il nemico pensa di condurre una guerra contro il Libano combatteremo senza limiti e senza regole – ha avvertito – Sanno di cosa parlo. Non abbiamo paura di una guerra. Quelli che pensano di andare in guerra contro di noi lo rimpiangeranno. La guerra contro di noi costerà caro. Se una guerra sarà condotta contro il Libano, l’interesse del Libano sarà di andare alla guerra fino in fondo senza trattenersi”.

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