Carinaro, inchiesta su concussione: Procura chiede archiviazione per Nicola Affinito

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Finisce in tempi brevi, con la richiesta di archiviazione avanzata dalla stessa Procura di Napoli Nord, l’indagine che vedeva Nicola Affinito, in veste di sindaco di Carinaro (carica da cui si è dimesso pochi giorni fa), accusato di concussione, falso e abuso d’ufficio. Richiesta avanzata anche per i co-indagati Nicola Mauro Barbato, ex assessore, dimessosi dall’incarico il 31 ottobre, e l’ingegner Daniele Vetere, responsabile dell’area Lavori pubblici del Comune all’epoca dei fatti. – continua sotto –

L’indagine era nata dalla denuncia presentata dall’ex segretario comunale Carlo Della Peruta in ordine alla presunta incompatibilità del tecnico indagato, l’ingegner Daniele Vetere, originario di San Marco de’ Cavoti (Benevento). Secondo l’accusa, Vetere si sarebbe reso responsabile del reato di abuso d’ufficio poiché, mentre era in servizio, per 18 ore settimanali, come capo del settore Lavori pubblici a Carinaro, e per altrettante ore a Montecalvo Irpino (Avellino), avrebbe continuato a esercitare la libera professione di ingegnere in violazione del testo unico degli impiegati civili. Una condotta che gli avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale costituito dai proventi dell’attività privata, non versando i relativi compensi al fondo previsto.

L’incompatibilità segnalata dall’ex segretario Della Peruta era stata dibattuta in Consiglio comunale quando venne votato, dalla maggioranza, lo stop all’accordo con Succivo per il servizio di segreteria reso da Della Peruta, col quale sarebbero sorti contrasti. E qui il sindaco Affinito era accusato dell’ipotesi di falso poiché avrebbe redatto la delibera avente oggetto il recesso della convenzione con Succivo per il servizio di segreteria comunale, recante la firma digitale del segretario generale, che, invece, non avrebbe mai apposto.

Inoltre, venivano contestati ad Affinito e Barbato anche risvolti legati ad un presunto “ricatto a sfondo sessuale” legato ad un momento in cui una Lsu stava colloquiando con il segretario nel suo ufficio; scena che sarebbe stata filmata e finita al centro di una lettera anonima fatta recapitare al segretario, riportante l’avvertimento: “Attento al marito”. Il tutto, secondo l’accusa, sarebbe stato montato ad arte per indurre il segretario a lasciare il tecnico al suo posto. Per questo episodio l’ipotesi di concussione in concorso per l’ex sindaco e l’ex assessore. – continua sotto –

Accogliendo la tesi dell’avvocato Alfonso Quarto, che rappresentava Affinito, e a seguito degli interrogatori di Barbato e Vetere, assistiti rispettivamente dagli avvocati Antonio Russo e Michele Rillo, il pubblico ministero ha constatato l’insussistenza dell’accusa di abuso d’ufficio (Vetere aveva indicato gli incarichi in corso e Delle Peruta, che era presidente della commissione di valutazione, non aveva segnalato nessuna incompatibilità) e ritenuto infondate le accuse di falso ideologico della delibera, così come quelle riguardanti il presunto ricatto.

“Ho sempre confidato nella giustizia – ha commentato Affinito dopo la notizia dell’archiviazione – e ringrazio il pubblico ministero che, dopo aver analizzato accuratamente gli elementi in suo possesso, ha potuto valutare con chiarezza le accuse mosse nei miei confronti. Ringrazio l’avvocato Quarto per la sua professionalità e competenza e tutti coloro che mi sono stati vicino in questi mesi”.

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