La tratta ferroviaria Roma-Pescara si farà: l’annuncio del premier Meloni

di Redazione

Sulla tratta ferroviaria Roma-Pescara “siamo assolutamente concentrati e attenti su quella che è tra le più importante infrastrutture per il Paese”. E’ quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del suo intervento a L’Aquila alla cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Abruzzo. – continua sotto –

“Erano stati previsti fondi nel Pnrr” per realizzarla, “ma poi stralciati” per questioni di tempistica, il che, però, “non si è tradotto nella rinuncia di un’opera così strategica. Abbiamo stralciato il finanziamento dal Pnrr, ma il governo si è messo a lavoro per individuare risorse” sostitutive: “Vi annuncio che la Roma-Pescara si farà, grazie al lavoro dei ministri Salvini e Fitto sono state individuate tutte le risorse che servono per realizzare l’opera. Nelle prossime settimane si riunirà il Cipess”.

I “tanti warning fatti sulla capacità di spesa dell’Italia sul Pnrr, sul più grande piano d’Europa che spettava al nostro Paese, sono caduti nel vuoto”. “Noi siamo stati accusati di voler far perdere risorse all’Italia, ma i fatti parlano chiaro e dicono altro. Anche sulla necessità che il Pnrr venisse rinegoziato, è stato descritto come qualcosa di pericolosissimo, ma per noi era doveroso farlo”.

Con l’accordo di coesione di oggi, ha detto la premier, “noi assegniamo all’Abruzzo 1,257 miliardi di euro e dei nuovi accordi siglati -9 finora- questa è la quota più alta assegnata. Sono risorse importanti che vengono destinate al finanziamento di quasi 200 progetti”. “Sono certa che l’Abruzzo possa ancora stupire, non solo l’Italia ma il mondo. E io farò la mia parte”. – continua sotto –

Alla presidente del Consiglio è stato, inoltre, consegnato il rosone della Basilica di Collemaggio in miniatura. La Basilica, nel cuore del capoluogo abruzzese, dove sono custodite le spoglie di Celestino V – unico pontefice a non essere sepolto a Roma – è stata duramente colpita dal terremoto che mise in ginocchio L’Aquila dell’aprile 2009, provocando 309 morti e 1.600 feriti. “E’ simbolo della nostra terra, ma anche simbolo della rinascita”, è stato detto alla presidente del Consiglio motivando la scelta dell’omaggio.

“Quando siamo arrivati al governo abbiamo fatto un approfondimento dello stato delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, risorse principe per combattere le disparità e i divari tra i territori: molte risorse, cofinanziamento, cicli pluriennali di finanziamento, che non sempre si riuscivano a spendere e non sempre a spendere tutti. Nella situazione in cui ci troviamo, in cui le risorse mancano sempre, averle e non spenderle non ce lo possiamo permettere”.

La premier ha ricordato come, della programmazione 2014-2020, “su 126 miliardi ne risultavano spesi al 2022 solo 46”, dunque “invece di reiterare un meccanismo che aveva dei problemi di funzionamento, abbiamo attuato un confronto con tutte le Regioni” per fare “scelte strategiche diverse e condivise”. Poi, con il decreto Sud, sono stati istituiti “gli accordi di sviluppo e coesione”, con priorità “condivise” da regioni e governo, anche per “evitare sovrapposizioni”. Passa da qui, ha inoltre spiegato, la decisione di affidare al ministro Raffaele Fitto la delega ai fondi e al Pnrr, affinché ci fosse dietro la stessa ‘regia’.

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