Casal di Principe. Here the Camorra has lost: Italian mayor offers new dawn for mafia town. Tradotto: Qui la camorra ha perso, sindaco italiano offre una nuova alba per la città della mafia.
E il titolo apparso,come Top Story,sul quotidiano britannico The Guardian che si è occupato della vittoria del sindaco anticamorra Renato Natale a Casal di Principe, ex roccaforte del clan dei casalesi.
Lautrice, Lizzy Davies, parla di come lelezione del medico e attivista in campo sociale possa portare i cittadini casalesi a sperare di uscire dallombra della criminalità organizzata che ha dominato per decenni la comunità descritta nel best seller Gomorra di Roberto Saviano.
Viene raccontato lomicidio di don Giuseppe Diana, il 19 marzo del 1994, e lattentato che il clan aveva ordito contro Natale, che fu eletto sindaco, rimanendo solo 11 mesi in carica. Doveva essere un lavoro pulito, un incidente stradale, attraverso la manomissione della moto che il medico utilizzava per girare in paese. Poi, sottolinea la giornalista, fu usato un metodo più diplomatico: Natale fu eliminato politicamente dopo le dimissioni dalla sua maggioranza di alcuni consiglieri che decretarono lo scioglimento del Consiglio.
Ora, dopo più ventanni, torna ad essere eletto sindaco, col 68% dei consensi ottenuti al ballottaggio, nella speranza di perseguire il sogno di normalità della città, si legge nellarticolo cheriporta anche il commento di Federico Varese, docente di criminologia allUniversità di Oxford, secondo cui per battere le organizzazioni criminali bisogna cambiare le condizioni che le originano. Tra queste, in particolare, lassenza dello Stato, fattosi vivo solo negli ultimi anni. Poi cè la questione civile. E qui il professor Varese cita eroi, persone meravigliose, come lo stesso Renato Natale, don Peppe Diana e Roberto Saviano.
Tornando al neo sindaco casalese, la giornalista gli chiede se davvero la città possa voltare pagina definitivamente: Anche se non si può dire che sia stata definitivamente eliminata, la camorra è stata sconfitta dal punto di vista della capacità organizzativa, dando lopportunità alla gente di rialzare la testa. Quella gente che, sostiene Natale, deve tornare al suo antico orgoglio.
Leggi qui l’articolo del “The Guardian”