Teverola, stop auto vecchie: “In Testa” chiede modifiche ordinanza e monitoraggio zona Pip

di Antonio Taglialatela

Teverola (Caserta) – Una lunga scia di polemiche e proteste quella generata dall’ordinanza, emanata dal commissario prefettizio Francesco Montemarano, con cui si dispone, per i mesi di marzo e aprile, nei giorni di sabato, domenica e festivi, dalle ore 8 alle 20, il divieto di circolazione sul territorio di Teverola per i veicoli con motori diesel inferiori ad Euro 4, oltre che la circolazione a targhe alterne, negli stessi giorni e orari, per tutti i veicoli, motoveicoli e ciclomotori, al fine di contenere il rischio di inquinamento atmosferico da polveri sottili. – continua sotto –

Dopo il passo indietro del commissario – che ha modificato l’ordinanza a seguito di alcune osservazioni ricevute da gruppi civici, riducendo ai soli weekend e festivi il divieto di circolazione delle auto “vecchie”, inizialmente esteso all’intera settimana – continuano a fioccare, tra la cittadinanza e le varie realtà politiche e sociali, contestazioni e richieste di ulteriori revisioni del provvedimento.

Sul caso è intervenuto il laboratorio politico “Teverola In Testa” che, pur ritenendo il problema delle polveri sottili di fondamentale importanza per la salute pubblica, considera l’ordinanza “troppo restringente” per i cittadini e per le attività commerciali, queste ultime già compromesse dai lavori di rifacimento dei marciapiedi di via Roma. E, attraverso il dottor Gennaro D’Agostino, propone di “imporre il divieto di transito unicamente ai mezzi pesanti che, per grandezza e lentezza, generano traffico e ingorghi, dirottandoli sulle arterie laterali che passano all’esterno della città”.

E’ necessario, inoltre, sottolinea D’Agostino, “avviare le attività di monitoraggio delle aree sensibili e della zona Pip, di cui sappiamo poco dal punto di vista ambientale, un censimento delle attività produttive, un controllo dei cicli di lavorazione ed eventuali scarichi che vengono immessi in atmosfera. Tutto questo – conclude – a salvaguardia della salute dei nostri concittadini”. – continua sotto –

Raccolta firme di Teverola Sostenibile – Anche il movimento “Teverola Sostenibile” è sceso in campo, promuovendo, per domenica 3 marzo, alle ore 10.30, nella sua sede di via Cavour, un incontro tematico e l’avvio di una petizione popolare con raccolta firme per chiedere al commissario di “alleggerire” l’ordinanza.

Fdi chiede immediata sospensione – Ancora più drastico il circolo di Fratelli d’Italia che, sottolineando come le ordinanze non siano state “adeguatamente pubblicizzate” e l’assenza di “un adeguato piano di viabilità alternativo”, oltre al fatto che “tali provvedimenti non hanno tenuto conto delle esigenze dei cittadini che, per esigenze familiari e lavorative, sono obbligati giornalmente a spostarsi nei comuni limitrofi e non sono dotati di veicoli con targhe alterne”, chiede la sospensione dell’ordinanza e un incontro al comune con tutti i partiti politici e associazioni del territorio, e alla presenza di esperti, per programmare misure idonee ed efficaci alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Teverola “maglia nera” anche per biossido di azoto – Il provvedimento è stato adottato a seguito dei dati allarmanti sull’elevata concentrazione nell’aria di polveri sottoli (Pm10) emersi dalle misurazioni dell’Arpac tramite la centralina collocata in via San Lorenzo. In particolare, si è registrato il superamento delle concentrazioni di 50 microgrammi/metro cubo per 26 giorni dal 1 gennaio scorso al 25 febbraio. Non solo, Teverola è diventata “maglia nera” in Campania anche per i livelli di NO2, biossido di azoto. E’ l’unica città infatti, tra le 23 monitorate, ad aver superato il valore limite di concentrazione media annuale di 40 microgrammi per metro cubo di aria di NO2 con un valore di 44.5. IN ALTO IL VIDEO

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