Parete, all’Asilo Nido Comunale inizia un progetto sperimentale di inglese

di Franco Terracciano

Parete (Caserta) – L’Asilo nido comunale “Piccoli Passi”” di Parete, a gestione diretta, arricchisce la propria offerta formativa coinvolgendo i bambini che frequentano il nido in un progetto di inglese. “Credo che un progetto sperimentale dedicato ai bambini frequentanti l’asilo nido – dichiara Stefania Fiengo, coordinatrice del gruppo educativo – sia un risultato significativo nell’ottica di valorizzazione ed ottimizzazione del servizio educativo”. – continua sotto –

Il primo approccio alla lingua inglese nell’età della prima infanzia potrà risultare fondamentale per i bambini in vista del primo apprendimento, tra le aule scolastiche, della lingua internazionale per eccellenza: si tratta pertanto di una rilevante opportunità per i bambini dell’Asilo Nido Comunale, tra le prime esperienze ludiche, motorie e di apprendimento che l’asilo nido già offre loro. “Fino ai tre-quattro anni di età, nel cervelletto si fissano le strutture base di una lingua e lì restano per sempre” (P.Balboni).

“Non è tanto importante distinguere i vocaboli – continua Stefania Fiengo – quanto percepirne i suoni e distinguerli da quelli della lingua madre. Iniziare precocemente aiuterà i bambini a riconoscere la sonorità della lingua inglese. Le ricerche attivate in questo campo (Università di Berlino e S. Raffaele di Milano), dimostrano che gli anni migliori per l’apprendimento di una lingua straniera vanno dalla nascita ai sette-otto anni di età del bambino periodo in cui si conclude la messa a punto del sistema nervoso e tutte le esperienze vengono immagazzinate nella memoria a lungo termine”. Il cervello essendo plastico consente l’apprendimento di lingue straniere (Wilder Penfield, 1891-1976, neurologo canadese).

“Si è pensato ad un percorso semplice – aggiunge la dottoressa Fiengo – per proporre un’esperienza linguistica che possa arricchire la dimensione affettiva attraverso proposte ludico-educative ed amplia l’offerta formativa. Ogni attività proposta è semplificata ed adattata all’età degli utenti; attraverso giochi, canzoncine e animazioni si introdurrà gradualmente l’apprendimento dell’inglese. Le attività saranno proposte in via sperimentale per otto settimane, nei mesi di marzo e aprile, con una cadenza bisettimanale della durata di venti minuti. Per concludere il progetto, sarà realizzata un’attività laboratoriale. L’apprendimento di una seconda lingua è essenziale anche per iniziare a sviluppare una consapevolezza verso realtà e culture diverse e rende il bambino più aperto e curioso verso le differenze culturali”. – continua sotto –

Altro obiettivo fondamentale è quello di mantenere alta la qualità del servizio offerto, andando ad arricchire una realtà che, allo stato di fatto, è un servizio non solo dei più piccoli ma delle famiglie. Il punto di forza del progetto è che sarà proprio il personale del nido qualificato e seguito dalla coordinatrice pedagogica a parlare ai piccoli e non persone sconosciute che impiegherebbero del tempo per creare relazioni significative. Le parole straniere presentate ai bambini saranno associate a colori, suoni, immagini e verranno proposte anche in vari momenti della giornata così da diventare suoni “familiari” e spontaneamente riproducibili.

“Un percorso che tiene conto di diversi aspetti fondamentali – conclude Fiengo – quali le modalità di apprendimento più adeguate a ogni singolo bambino e i migliori mezzi con cui l’apprendimento può essere veicolato, in modo tale che le conoscenze acquisite possano costituire una base solida per l’apprendimento della lingua e consentano già nei primi anni di età di acquisire abilità utili per il successivo percorso scolastico e per una migliore comunicazione e integrazione globale.

Il percorso proposto sarà condiviso con le famiglie, che si sono mostrate entusiaste di questa nuova progettualità. I genitori aiuteranno i bambini e le bambine anche a casa attraverso indicazioni fornite dal team del nido, con proposte ludiche da poter sperimentare nella quotidianità. Siamo certi di poter coltivare cose belle e buone pratiche a piccoli passi”.

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