Santa Maria La Fossa (Caserta) – La Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, nella giornata del 15 marzo si è recata in visita ad Agrorinasce – Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, per vedere di persona il lavoro svolto in 26 anni di attività nel recupero e rivalorizzazione dei beni confiscati alla criminalità: uno scambio interculturale su luoghi esempio di positiva rinascita e riscatto territoriale. – continua sotto –
La console ha visitato il Centro di Educazione e Documentazione Ambientale di Santa Maria La Fossa, bene confiscato e attuale sede operativa di Agrorinasce, intitolato a Pio La Torre: ad accoglierla Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, Elena Giordano, presidente di Agrorinasce, l’assessore regionale Mario Morcone, il sindaco di Santa Maria La Fossa, Nicolino Federico, Maria di Mauro, procuratore aggiunto del Tribunale Napoli Nord. e le forze di polizia.
“In questa visita abbiamo cercato di trasmettere alla console americana, la dimensione etica, sociale ed economica dell’azione di Agrorinasce sui beni confiscati – dichiara Giovanni Allucci – Un’importante occasione di confronto con altre esperienze, con cui attiveremo nuovi progetti e nuovi scambi culturali”.
“La visita della console americana Tracy Roberts-Pounds al bene confiscato alla camorra La Balzana nel comune di Santa Maria La Fossa rappresenta un importante segnale di solidarietà e impegno nella lotta contro la criminalità organizzata. Dimostra che la comunità internazionale è al fianco delle autorità locali e regionali nel contrastare questo fenomeno devastante. Un passo avanti significativo per il riuso e la valorizzazione dei patrimoni sottratti alle mafie, la sicurezza e la legalità nel nostro territorio”, afferma l’assessore regionale Mario Morcone. – continua sotto –
“Siamo fieri di aver ospitato la console americana a Santa Maria La Fossa – commenta il sindaco Federico – e aver avuto l’occasione di mostrarle il lavoro di recupero e di rigenerazione dei beni confiscati attraverso il lavoro sinergico con Agrorinasce”.
La visita è proseguita nella serra gestita dalla cooperativa “Terra Felix” di coltivazione del fungo cardoncello, un esempio concreto di economia circolare “Siamo felicissimi di aver ospitato la Console americana presso la nostra fungaia – dice Francesco Pascale, presidente di ‘Terra Felix’ – Grazie al contributo della Regione Campania siamo riusciti ad attivare un percorso virtuoso di produzione di funghi, grazie all’uso di biomassa di scarto. Un vero esempio di economia circolare legata al cibo”.
Dall’economia circolare, alla sostenibilità energetica: la terza tappa dell’incontro è stata l’impianto biogas, una porzione di 4 ettari della masseria confiscata a Francesco Schiavone “Sandokan”, in località Ferrandelle di Santa Maria La Fossa, riqualificato da Agrorinasce e ora impianto biogas per il trattamento dei reflui zootecnici in fase di riconversione in impianto biometano. Nato per far fronte alle esigenze territoriali circa lo smaltimento, l’impianto è l’unico che si occupa dell’abbattimento dei nitrati in Campania. Ad illustrarne il funzionamento Angelo Landolfi, responsabile tecnico dell’impianto biogas. – continua sotto –
Il bene confiscato alla camorra più grande d’Italia, “La Balzana”, è stato l’ultimo bene confiscato visitato nel comune di Santa Maria La Fossa. Duecento ettari di estensione, trentuno terreni agricoli, venti abitazioni coloniche e quattordici edifici rurali: un enorme cantiere che trasformerà La Balzana in Parco agroalimentare dei prodotti tipici della Campania. “Un’azienda, l’ex Cirio, che per anni è stata fonte di occupazione lavorativa per centinaia di cittadini – spiega Giovanni Allucci – purtroppo, in passato, il suo passaggio nelle mani della criminalità ne ha sancito il declino e l’impoverimento territoriale. Il nostro obiettivo è quello di ripristinare la funzione di sviluppo territoriale ed economico del bene, con una marcia in più: nel pieno di rispetto della legalità e in sinergia istituzionale”.
La seconda parte della mattinata ha visto il trasferimento della console americana a Casal di Principe, dove la cooperativa sociale Eva ha trasformato due edifici confiscati. Nel primo ha trovato sede Casa Lorena, centro antiviolenza e casa rifugio per 6 donne con i loro figli – tutti i posti sono attualmente occupati – e dove è nato nel 2012 il laboratorio gastronomico Le Ghiottonerie di Casa Lorena, il primo progetto per l’inserimento lavorativo e il sostegno economico alle donne in uscita dalla violenza. Nel secondo sono ospitati due dei progetti della cooperativa sociale Eva rivolti anche alla cittadinanza di Casal di Principe: il nido “Il Sogno” che, grazie a un sostegno della Fondazione Con il Sud, accoglie gratuitamente 20 bambini della fascia 0-3 anni. E il Punto Luce, centro aggregativo per bambini e ragazzi, nato principalmente per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica.
Qui ha sede anche EVAlab, il laboratorio di ethical fashion in cui sono inserite 5 donne in uscita dalla violenza, che ha attivato importanti sinergie nel territorio a cominciare da quelle con le Seterie di San Leucio e con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. La nuova collezione di abiti, che la console Tracy Roberts-Pounds ha potuto vedere in anteprima, è stata disegnata da Tiziana Maffei, architetta e direttrice della Reggia di Caserta.
“Siamo molto orgogliose di essere parte di un movimento di rinascita del territorio di Casal di Principe nel segno non solo della legalità, ma anche di una attenzione ai bisogni specifici delle donne e al futuro dei ragazzi e delle ragazze, perché sappiamo che solo abbattendo gli stereotipi di genere che ancora condizionano le relazioni tra i sessi si può porre fine alla violenza”, ha detto Daniela Santarpia, presidente di Eva. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA