SantArpino. Un regolamento di conti che va avanti da mesi e che ormai avviene alla luce del sole. Prima di tutto attraverso i mezzi di informazione: ormai nellamministrazione Di Santo la temperatura dello scontroè costantemente oltre i limiti di guardia. E volano gli stracci.
Il consigliere comunale di opposizione Francesco Capone interviene sulle ultime diatribe in seno alla maggioranza, in particolare tra il sindaco Eugenio Di Santo e l’ex capogruppo Angelo Maria Lettera.
“Parlare di guerra aperta non è un eufemismo. continua Capone Una guerra che, di giorno in giorno, conosce nuovi protagonisti e nuovi particolari. Nel clima già teso e che sta vedendo una dura contrapposizione tra le varie anime di quella che fu ‘Alleanza Democratica per SantArpino’, retta da qualche settimana di nuovo, dopo la revoca dei domiciliari, dal sindaco Di Santo, arrivano nuove dichiarazioni pubbliche intinte nel veleno da parte dellex capogruppo Lettera e dallo stesso sindaco,che ha deciso di rompere gli indugi e sparare a zero sul suo exfidatissimo Angelo Maria. Cè una resa dei conti derivante dalla bramosia del potere e dal tempo che inesorabilmente sta scadendo, dire lo avevo detto e denunciato in decine di interventi e comunicati/volantini sarebbe facile, maimi sarei aspettato che il sindaco e uno dei suoi delfini sarebbero scesi così in basso, forse lavvicinarsi della fine suggerisce a Lettera di smarcarsi per meglio posizionarsi in vista di una nuova tornata elettorale, riciclandosi in posizioni di severa critica alla gestione Di Santo, ma il cuore del sistema Di Santo è proprio la famiglia Lettera”.
“Come può smarcarsiLettera- sottolinea Capone – quando è impossibile tagliare il cordone ombelicale conil redivivo Di Santo senza morire insieme a lui?Tutto questo èun sabba infernale in cui tutti sono contro tutti, portando lamaggioranza nella totale confusione al punto che non si capisce più il ruolo di ciascun membro. Qualcuno dovrebbe cominciare a vergognarsi per tanta ostentata vocazione al mercanteggio di ruoli e posti, pretesi in cambio del voto in favore del sindaco, dallaltrola maggioranza, anziché pensare a svolgere il suo ruoloistituzionalepropulsivo e propositivo nellazione di governo,ormai da tempo immemoreè lacerata dallo sciacallaggio di poltrone in capo ai soliti noti che chiedono un ruolo per mero interesse”.
“Mi auguro – conclude Capone – per il bene di SantArpinoche qualcuno faccia ammenda e quindi si tiri indietro per fare spazio a persone maggiormente motivate e preparate per tentare di comporre un programma percorribile per dare la parolaai cittadinielettorisempre più esasperati dai gravosi problemi quotidiani, dalla mancanza di risposte della politica, ed infastiditi sino alla nausea per lo squallido siparietto delle lotte intestine di Alleanza Democratica per SantArpino”.