Parte l’avventura del Pdl a Frignano

di Redazione

Gabriele Piatto FRIGNANO. Due ore di discorsi e applausi che, in una gremita sede parrocchiale, hanno dato l’avvio alla stagione politica del Pdl di Frignano.

Presenti tutti gli esponenti del centrodestra e, naturalmente, tutti gli uomini di spicco della politica “paesana”. Dal sindaco Lucio Santarpia, con giunta a seguito, al capo riconosciuto dell’opposizione (anch’egli Pdl) Vincenzo Magliulo, dal neo coordinatore piddiellino Gabriele Piatto (nella foto) all’ex coordinatore Vincenzo Natale. Seduti uno di fianco all’altro, gli ex alleanzini e gli ex azzurri, più nutrito il gruppo di questi secondi, hanno tenuto a battesimo questa “fusione” che ha avuto la forza di ricucire uno strappo che, negli ultimi tre anni, aveva reso inconciliabili le posizioni dei due partiti in paese. Il primo a prendere la parola è stato l’illustre ospite Lucio Santarpia.

Il primo cittadino ha sottolineato nel suo discorso “l’importanza di questa svolta politica a livello nazionale”. Un riuscito tentativo, secondo il sindaco, di dar vita ad “un grande partito che parla alle masse in modo chiaro ed univoco, ponendo definitivamente fine alla stagione della politica nazionale ostaggio delle posizioni (a volte estreme) di piccole formazioni e partitini”.

Di respiro nazionale anche l’apprezzato discorso di Piatto, benché il coordinatore fosse atteso su problematiche più legate al territorio comunale e provinciale, solo sfiorate nell’intervento. “Spazio ai giovani, senza i quali la rivoluzione è inutile” è stato invece l’appello dell’ex coordinatore forzista Vincenzo Natale, che ha chiuso l’incontro con questo apprezzato e lungimirante appello. Il dato politico che più emerge da questo incontro è quello della riappacificazione fra alleanzini e forzisti, fatto che consegna al paese un partito coeso, forte e “affollato”.

Altro dato di interesse è quello che riguarda l’atteggiamento del sindaco e della sua giunta. Questi ultimi, se pur presenti in massa e prodighi di elogi verso il Pdl e la sua importanza politica nazionale, sono sembrati stridere con il contesto. Mai una parola oltre il limite, mai un’esplicita dichiarazione di appartenenza che, certamente, nessuno si aspettava venerdì sera ma che molti aspettano per il prossimo consiglio comunale. Va bene la lista civica e va bene il non esporsi troppo, ma bisogna ricordare che se si aspira ad una candidatura regionale (e il sindaco Santarpia aspira) non si può non dire “apertamente” da che parte si sta. A spingere verso una dichiarazione esplicita dovrebbe essere anche l’opposizione che fin’ora non ha fatto pressioni in tal senso, durante i susseguitisi consigli comunali degli ultimi due anni.

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