Uccisa con 14 coltellate in penisola sorrentina: a giudizio il convivente

di Redazione

Si terrà il prossimo 16 giugno, davanti al gip di Torre Annunziata (Napoli), l’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Anna Scala, la 57enne uccisa con 14 fendenti inferti con un coltello lungo 17 centimetri, a Piano di Sorrento, in provincia di Napoli, il 17 agosto dell’anno scorso.

Dell’efferato omicidio, premeditato, e dei reiterati maltrattamenti della donna è accusato il suo convivente, Salvatore Ferraiuolo, di 54 anni, il quale, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dagli inquirenti (il sostituto procuratore Ugo Spagna, procuratore Nunzio Fragliasso), dopo il brutale omicidio ha occultato il cadavere della donna nel bagagliaio della sua autovettura.

Ferraiuolo, sempre secondo gli investigatori, accusava la convivente di avere relazioni con altri uomini. La donna, è emerso, veniva spesso maltrattata e picchiata. Più volte sarebbe stata minacciata di morte anche nel corso di in una conversazione telefonica con la figlia della vittima (“devi fare una preghiera per tua mamma”). I reati contestati sono l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, l’occultamento di cadavere, maltrattamenti e lesioni.

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