Diomaiuto lancia proposte a Stefano Caldoro

di Redazione

Nicola Diomaiuto FRIGNANO. Nicola Diomaiuto scrive al consigliere regionale del Pdl, Paolo Romano, affinché si faccia portavoce delle sue proposte indirizzate al candidato governatore del centrodestra Stefano Caldoro.

E’ attraverso la voce autorevole dell’amico onorevole Paolo Romano che chiedo di poter rivolgere, da liberale campano impegnato con ottimismo da anni in politica, proposte che il prossimo (lavoriamo tutti per questo nel Pdl) Governatore della Campania, l’onorevole Stefano Caldoro spero vorrà prendere in considerazione. La Campania può risorgere e il Pdl è l’unico che può mantenere l’impegno di tendere a ciò.

Chiunque sente di essere campano e liberale non può che non votare Pdl alla Regione. Sarebbe importante attuare una semplificazione dei tributi locali. Si potrebbe ad esempio pensare ad un “contributo di cittadinanza unico” da calcolare tenendo conto del carico tributario per famiglia e da versare a mezzo di una “cartella unica di pagamento”.

Si tratterebbe di applicare il famigerato quoziente familiare e accorpare le imposte in un’unica voce di costo per le famiglie. Attuale tematica in un periodo in cui, l’ottanta per cento dei cittadini campani è bersagliato dalle cartelle così dette “pazze”.

Un unico pagamento da effettuare a favore dell’Ente locale che, in seguito, avrebbe il compito di ripartire la somma fra i vari concessionari dei servizi: acqua, Tarsu, Ici. La gente è frustrata da innumerevoli imposte locali (diverse fra loro) e dalle numerose scadenze.

La parola d’ordine dovrebbe essere: semplificare! Una sola “tassa” ed una sola scadenza da ricordare, naturalmente concedendo la possibilità ai meno abbienti di pagare anche in più soluzioni entro l’arco dell’anno. Più presenza delle istituzioni regionali sul territorio.

L’obiettivo è quello di rendere di “casa” l’ente Regione. Si potrebbe pensare all’apertura di vari sportelli di “partneriato”, vere e proprie segreterie dei vari assessorati, posizionate magari per coordinamenti zonali o nei Comuni più popolosi, dando così la possibilità, sia per ai Comuni che ai cittadini di avere informazioni rapide e di poter avanzare suggerimenti costruttivi. Instaurare un collegamento fisico costante tra Regione e amministrati.

Pensare seriamente, senza mettere la testa nella sabbia, ad un nuovo patto fra fisco regionale e cittadini. Chiudere definitivamente le pendenze che, con elevata probabilità, non verranno mai più introitate dalla Regione Campania: multe dell’autovelox, oneri di edilizia, bolli auto.

Un condono? Non necessariamente. Qualcosa di più serio, volto a chiudere le controversie fiscali regionali, se necessario anche considerando l’ipotesi di ridimensionare parte della stessa pretesa erariale, pensando ad una sanzione inversamente proporzionale, applicata calcolando una percentuale meno o più onerosa a seconda che si decida di versare l’intero debito contestato o parte di esso.

Libera scelta ma certezza dell’introito, con pene severe per chi continua a non voler sentire. L’evasore ad oltranza non può trovare tolleranza.

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