Aversa, gli studenti del “Conti” visitano i luoghi di Don Peppe Diana

di Redazione

Aversa (Caserta) – Gli studenti del Liceo Coreutico dell’Isiss “Osvaldo Conti” di Aversa, monitorati dal Crif (Centro ricerca indagine filosofica) e dal Dipartimento Studi Umanistici dell’Università “Federico II”, praticano, a scuola, da due anni, la “Comunità di Indagine Filosofica”. Insieme agli allievi degli istituti professionali e tecnici dell’istituto superiore, guidato dalla professoressa Mena Di Grazia, con il coordinamento dei docenti Patrizia Bocchino e Nicola Di Foggia, i ragazzi, scegliendo la filosofia come “pratica di vita” hanno deciso di “scendere in strada”.

Con un autobus di linea, infatti, si sono recati andati a Casal di Principe, hanno camminato per quelle strade, là dove 30 anni fa, per la prima volta nella storia di quel territorio, i cittadini reagirono all’oppressione mafiosa dopo l’assassinio di don Peppe Diana. “Abbiamo visto i balconi che allora si inondarono di lenzuola bianche. – raccontano gli studenti – Siamo andati a parlare con don Franco Picone, parroco della chiesa di San Nicola di Bari che fu retta da don Diana. Abbiamo parlato con lui di impegno civico, di responsabilità nella e della comunità”. Poi tappa a Casa Don Diana, in un bene confiscato alla camorra, dove campeggiano centinaia di foto delle vittime innocenti della criminalità, e alla cioccolateria sociale “Dulcis in fundo”.

È stato il primo di una serie di incontri che gli studenti del “Conti” terranno presso le imprese sociali del territorio legate al Comitato Don Peppe Diana. “La nostra pratica filosofica – spiegano i ragazzi – esce dalla scuola per testimoniare il nostro impegno a conoscere e trasformare noi stessi e i contesti che viviamo”.

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