Aversa, “ritrovate” le spoglie dello storico paretano Gaetano Corrado: da anni se ne erano perse le tracce

di Franco Terracciano

Aversa (Caserta) – Collocate nell’ipogeo della chiesa madre del cimitero le spoglie dello storico Gaetano Corrado. Da anni si erano perse le tracce della tomba del poeta, storico e scrittore nato a Parete il 7 maggio 1869 e morto ad Aversa l’11 novembre del 1960. Nel loculo ci sono i resti anche delle sue tre figlie, Giuseppina, Iolanda e Giulia. Una notizia che farà senz’altro piacere ai tanti storici locali e ai paretani, che non hanno mai dimenticato il loro illustre concittadino visto che nel paese ci sono una strada e un circolo culturale intitolati a Corrado.

Il 5 maggio del 2019, infatti, il circolo “Gaetano Corrado” presentò pubblicamente una ristampa del suo fondamentale testo, “Parete, ricerche storiche e cenni descrittivi. 1912”, e furono distribuite gratuitamente mille copie del libro agli alunni dell’Istituto comprensivo “Basile – Don Milani”, alla biblioteca comunale e a tutte le associazioni locali.

Figlio del chimico farmacista, don Gennaro, e della nobildonna Maria Giuseppina De Marino, Gaetano Corrado frequentò il Liceo-Ginnasio “Cirillo” di Aversa e all’Università di Napoli ebbe come maestro Francesco Torraca. Prima insegnante, poi Direttore Didattico del Circolo di Aversa fino alla fine della sua carriera, gli fu conferita la Medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica istruzione per meriti scolastici. Ancora studente fu eletto consigliere comunale fino ad arrivare alla carica di Podestà di Parete.

Si sforzò di ottenere per Parete il passaggio dell’allora costruenda ferrovia Alifana, ma il progettò fallì perché il Comune non potè effettuare il deposito cauzionale richiesto dalla società per un ammontare di seimila lire.  Riuscì, però, ad ottenere l’insediamento di vari uffici di pubblica utilità, tra cui l’ufficio postale. Dal 1922 in poi fu ispettore onorario ai Monumenti di Aversa. Trascorse gran parte della sua vita ad Aversa, dove abitò in via Pietro Rosano.

Si dedicò soprattutto alla ricerca storica e alle composizioni poetiche. Collaborò per molti anni con il “Corriere Campano” e suoi articoli comparvero pure su giornali a livello nazionale. Pubblicò le raccolte poetiche “Nugellae Iuventutis”, “Levia Carmina”, “Gioconda Aurora”, “Pleiadi”, “Hiemalia” e “Il trittico delle consolatrici”. L’opera più intensa la dedicò alle ricerche storiche di Aversa e alle vicende di Atella e Liternum.

Fondamentali le sue opere “Parete, ricerche storiche e cenni descrittivi. 1912” e “Le vie romane da Sinuessa e Capua a Liternum, Cuma, Pozzuoli, Atella e Napoli. 1927”. Nella galleria dei nati a Parete, Corrado inserisce Giambattista Basile, l’autore del “Pentamerone”, in aperta polemica con lo storico giuglianese monsignor Francesco Riccitiello, che, invece, sosteneva l’origine giuglianese di Basile. Corrado, inoltre, fu il primo a tradurre in lingua alcune novelle del “Pentamerone”.

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