Aversa, tangenti al Comune: tornano in libertà Serpico, Yari Cecere e tre tecnici

di Redazione

Aversa (Caserta) – Annullata dal Tribunale del Riesame parte dell’ordinanza del Tribunale di Napoli Nord che, lo scorso 22 aprile, ha portato i carabinieri a sottoporre agli arresti domiciliari 8 indagati, tra cui il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Raffaele Serpico, 53 anni, l’ex geometra comunale Giuseppe “Geppino” Minale, 67 anni, in pensione dallo scorso anno; gli imprenditori Alfonso Cecere e Nunzio Yari Cecere, padre e figlio, di 62 e 30 anni, e gli architetti Raffaele Truosolo, 59 anni, Anna Cavaliere, di 63, Donatello Diana, 45, Alfonso Pisanelli, 50.

Revocata, infatti, per carenza di gravi indizi di colpevolezza, la misura cautelare nei confronti di Serpico, Yari Cecere, Cavaliere, Diana e Pisanelli, tornati in libertà. Rigettato, invece, il ricorso per Alfonso Cecere e Minale.

Nel collegio difensivo gli avvocati Maurizio Abate, Giuseppe Stellato, Alfredo Marrandino, Pasquale Zaccariello, Alfonso Quarto, Domenico Cesaro e Michele Dulvi Corcione.

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